8.5
- Band: BRUCE DICKINSON
- Durata: 00:43:44
- Disponibile dal: 17/05/2005
- Etichetta:
- Sanctuary Records
- Distributore: Edel
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Sono trascorsi ben sette anni dall’ultimo esaltante disco di Bruce Dickinson in veste solista (con il prezioso apporto del chitarrista Adrian Smith), quel “The Chemical Wedding” che riscosse successo ovunque, mentre i suoi ex compagni Iron Maiden insieme allo sfortunato singer Blaze Bayley stavano vivendo il più brutto momento della loro ventennale carriera. Da allora molte cose cambiarono, Bruce si riunì a Steve Harris e compagnia dedicandosi anima e corpo all’attività della Vergine di Ferro, senza però dimenticare i suoi sogni solisti. Ancora una volta l’air raid siren si affida alle mani dell’amico produttore Roy Z ed insieme sfornano “Tyranny Of Souls”, album di caratura superiore che lascerà a bocca aperta i fans del singer britannico. Si riparte dalle atmosfere oscure di “The Chemical Wedding”, ma il senso di oppressione di quel vecchio lavoro è stato radicalmente smorzato a vantaggio si song epiche e potenti, come la violentissima “Soul Intruders” che inizia con una sfuriata di doppia cassa per poi esplodere in un ritornello epico magistralmente interpretato da Dickinson. Rimanendo in tema solenne, “Kill Devil Hil” contiene uno dei refrain più azzeccati di tutta la carriera del cantante, che si concretizza in linee vocali solenni e piene d’energia. Ed ancora, la semi-acustica “River Of No Return” ricorda a tutti che l’accoppiata Dickinson/Roy Z non teme rivali nemmeno in ambito di ballad, mentre “Devil On A Hog” sfodera un sound hard rock figlio dei mitici seventies. Con un biglietto da visita del genere, la carriera Bruce Dickinson arriva a toccare le stelle (come se ne avesse bisogno…), “Tyranny Of Souls” è degno di sedere allo stesso livello di capolavori come il già menzionato “The Chemical Wedding” e il debutto “Tattoed Millionaire”. E’ noto che Steve Harris non digerisca di buon grado che i componenti degli Iron Maiden si dedichino a progetti solisti, d’altro canto il buon Bruce se ne è altamente “fregato” e, lasciatemelo dire, per una volta ha fatto proprio la cosa giusta!