6.5
- Band: BRUTUS
- Durata: 00:31:41
- Disponibile dal: 03/08/2004
- Etichetta:
- Unique Leader
- Distributore: Buio Omega
Spotify:
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Dall’Olanda ecco arrivare i Brutus, band di recente formazione (si formano nel settembre del 2000 con ex membri di Lost Sacrament e Goddess of Desire) con questo bel dischetto dal titolo abbastanza complicato da pronunciare, “Slachtbeest”. I nostri quattro olandesi non hanno proprio intenzione di dimostrare al mondo che sono a conoscenza che nella musica esista anche la possibilità di usare la melodia, e il loro cd è qui a dimostrarcelo con tutta la violenza possibile ed immaginabile; dediti a quello che si definisce il “neverending blast-beat brutal death” i Brutus, pur non brillando certo per originalità, riescono ad andare a segno con questo loro debut album mettendo insieme dieci song assolutamente devastanti, un brutal di matrice americana, ma non per questo “allegro” e “divertente” (sempre in relazione al death metal in generale) come i grandi maestri Malevolent Creation e compagnia urlante; i Brutus, anzi, secondo chi scrive sono molto cupi e monolitici anche se la velocità dei pezzi è sempre abbastanza elevata: ricordano in più punti gli Immolation di “Unholy Cult”, con le dovute differenze, perché “Slachtbeest” ha dalla sua un songwriting molto meno vario e articolato dell’ultimo degli Immolation, pur mantenendosi molto movimentato senza mai annoiare. Ovviamente a questo ottimo platter musicale ci sono da aggiungere layout del cd splatter/gore come insegna la migliore tradizione del genere, e i testi cantati completamente in lingua madre, l’olandese appunto; ma diciamoci la verità, la differenza rispetto ad un altro gruppo che canta in inglese non si avverte minimamente, pur avendo i Brutus un signor cantante come growler! Trentadue minuti di musica consigliati ad occhi chiusi a chi almeno una volta ha apprezzato i vari “Dawn Of Possession” e “Tomb of The Mutilated”.