BUCKCHERRY – Confessions

Pubblicato il 05/03/2013 da
voto
7.5
  • Band: BUCKCHERRY
  • Durata: 00.50.44
  • Disponibile dal: 19/02/2013
  • Etichetta:
  • Eleven Seven Music
  • Distributore: Universal

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Per tutti coloro che associano necessariamente il rock con Los Angeles e la sua edonistica dissolutezza non c’è alcuna necessità di presentare i Buckcherry, e probabilmente non saranno nemmeno necessarie queste righe. Per chi si sta gelando il culo cercando senza tregua in terra svedese consigliamo questo “corporate rock” certificato da nomination ai Grammys, vendite da platino e domicilio presso la nuova casa dell’hard rock losangelino, l’Eleven Seven di Nikki Sixx. Il team Josh Todd – Keith Nelson è sempre garanzia di qualità, figuriamoci quando alla console c’è Marti Friedriksen (Aerosmith, Ozzy Osbourne) con il meglio della West Coast: il songwriting immediato e impeccabile viene vestito, tatuato e ingioiellato fino a renderlo irresistibile, e le canzoni che compongono “Confessions” diventano tutte potenziali hit, legate a doppio filo al successo dei mega eventi ESPN, WWE, NASCAR alle quali fanno spesso da accompagnamento musicale. I Buckcherry stavolta, per spingersi oltre, tentano l’ambiziosa carta del concept album incentrato sui sette peccati capitali, che vorrebbero abbinare (budget permettendo) a un corto cinematografico scritto dallo stesso frontman… quando si dice Hollywood nel DNA! Musicalmente sapevamo già cosa aspettarci, nessuna evoluzione da una formazione finalmente stabile (dalla rinascita nel 2005) che ha trovato la sua formula immortale: chi è in cerca delle prossime “Lit Up” e “Bitch” potrà aggiungere “Gluttony”, “Seven Ways To Die” o “Wrath” alla colonna sonora delle ore precedenti a vomito e collasso, chi ha perso “Big Ones” degli Aerosmith e li ammira per le ballad potrà dar sfogo alla passione con l’amata/odiata sulle note di “The Truth” e “Dreamin’ of You”. Toccante e inedito è invece il soul di “Sloth”, che racconta il dramma autobiografico di Josh Todd che rivive il suicidio del padre. Nessun punto debole esteriormente, in una raccolta che come unico difetto può avere solo l’estremo livello di cura ed immediatezza, unita alla produzione immacolata. “GN’R e Motley sono inimitabili. Noi non siamo né gli uni né gli altri. Noi siamo i soli e unici Buckcherry”.

TRACKLIST

  1. Gluttony
  2. Wrath
  3. Nothing Left But Tears
  4. The Truth
  5. Greed
  6. Water
  7. Seven Ways To Die
  8. Air
  9. Sloth
  10. Pride
  11. Envy
  12. Lust
  13. Dreamin' Of You
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