7.5
- Band: BULLDOZER
- Durata: 00:45:20
- Disponibile dal: 01/01/1985
- Etichetta:
- Roadrunner Records
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1985, anno in cui la nera leggenda dei Bulldozer prende vita con l’esordio “The Day Of Wrath”. “The Exorcism”, una terrificante intro dominata da oscure litanie in latino, raggela il sangue nelle vene. Il terrore non ci ha ancora abbandonato quando attacca la devastante “Cut throat”: la band è un concentrato di malvagia potenza, A.C. Wild ruggisce con la sua voce che ricorda il leggendario Cronos dei Venom. I riff di Andy Panigada e la struttura generale del brano richiamano i padri inglesi del black metal, ma la personalità della band italiana non tarda ad emergere. “Insurrection Of The Living Damned” con le sue atmosfere gelide e maligne si candida come uno dei brani più riusciti dell’intero lavoro. Siamo di fronte ad una musica estrema che l’Italia non era abituata ad ascoltare, riduttivo etichettare i Bulldozer come thrash metal band, siamo agli albori del metallo più rabbioso e demoniaco che avrebbe spopolato ad inizio anni novanta. L’ascolto non ci lascia respiro, “The Fallen Angel” è un’altra bordata a tutta velocità, in cui le ritmiche di Panigada suonano taglienti come rasoi. “Whisky Time” assume il ruolo di canzone da headbanging per eccellenza in un disco destinato a lasciare il segno nella scena metal italiana e non. La produzione è fredda ed essenziale, vuoi perché a metà anni ottanta non c’era una grande cultura metal da parte degli studi di registrazione, vuoi per mantenere violento e brutale il sound della band. Venticinque anni fa Milano è stata incendiata da una nera fiamma che ancora arde, tutto è iniziato con “The Day Of Wrath”, un disco immancabile nella collezione di chi vanta l’appartenenza al culto del metallo.