BULLET FOR MY VALENTINE – Scream Aim Fire

Pubblicato il 23/03/2008 da
voto
7.0
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Il debutto dei Bullet For My Valentine in Italia non ha avuto nemmeno una distribuzione ufficiale, ma, nell’epoca del download digitale e del social networking, il pubblico del Flamefest, ad oggi l’unica esibizione italiana degli inglesi, era già preparato ad un loro concerto. Assieme a Trivium ed Avenged Sevenfold, la band di Matt Truck è stata protagonista della recente esplosione della serie di giovani band rampanti che hanno diffuso il metal nei gusti di parecchi adolescenti: per molti una moda non accettabile, indubbiamente un altro tentativo di far esplodere il metal nel mercato mainstream… e con la power ballad “Tears Don’t Fall” il centro è stato sfiorato. In un contesto dove gli Avenged Sevenfold perdono terreno, nella particolare classifica la sfida è aperta tra Trivium e Bullet. Grazie al supporto costante di media e casa discografica, seguendo pedissequamente il trend dei giovani di casa Roadrunner e approfittando della crisi del mercato discografico, l’obiettivo è raggiunto: numero 4 nella Billboard chart. In realtà, com’è questo “Scream Aim Fire”? Confermando le abilità compositive trovate in “The Poison”, la band, coerentemente con le dichiarazioni pre-pubblicazione che volevano un avvicinamento al sound degli ottanta (Judas Priest in prima fila), ha pulito ulteriormente i suoni giungendo a una produzione ultra-cristallina che mischia in ugual modo thrash, screamo e cafonate à la Skid Row in un “metal per le arene” anacronistico se non attualizzato dalla produzione super-brillante. Tutto quello che hanno fatto da poco i Trivium in un contesto più vicino ai ‘Tallica in pratica, senza raggiungere le vette che un marketing azzeccato e un bel faccino come quello di Matt possono ottenere. A parte qualche momento imbarazzante (il coro “Over The Top” su tutti – anche se di pacchianate simili negli anni ottanta se ne sono subite di ben peggiori e senza battere ciglio) “Scream Aim Fire” si fa ascoltare alla grande, grazie a melodie azzeccate e ad un lavoro chitarristico rispettabile che ci porta ad incoronare il lavoro di Michael Paget soprattutto negli assoli, godibili e azzeccati. Deboli solo le power ballad “Say Goodnight” e “Forever And Always”, se parliamo di momenti melodici la band farebbe meglio a stare sul pop-metal di “Hearts Burst Into Fire”, soprattutto se priva dell’ispirazione della hit “Tears Don’t Fall”. In definitiva, chi scrive non si sente di condividere lo scetticismo dilagante nei confronti dei Gallesi: si può mettere da parte anche lo spirito conservatore proprio del “vero” metalhead in vista di quanto buono il gruppo sa fare su disco e sul palco e della giovane età dei membri del gruppo. Per coloro che apprezzano il nuovo trend, manco a dirlo, il disco è indispensabile.

TRACKLIST

  1. Scream Aim Fire
  2. Eye of the Storm
  3. Hearts Burst Into Fire
  4. Waking the Demon
  5. Disappear
  6. Deliver Us From Evil
  7. Take it Out on Me
  8. Say Goodnight
  9. End of Days
  10. Last to Know
  11. Forever and Always
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