5.0
- Band: BURNING DEAD
- Durata: 00:27:52
- Disponibile dal: 23/03/2018
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I parigini Burning Dead esordiscono sul mercato quest’anno con la loro prima produzione ufficiale denominata “Their Coming”; si tratta naturalmente di un demo, composto da sole cinque tracce, ma della considerevole durata di circa ventotto minuti, che per un lavoro del genere non è propriamente poco. Sin dai primi attimi della iniziale “Law of Repentance” ci possiamo accorgere che si tratta di una proposta tendenzialmente di matrice heavy metal ma relativamente contaminata con alcuni elementi riscontrabili in produzioni di stampo groove e persino hardcore punk, soprattutto per quanto riguarda le parti vocali graffianti a opera di Drina Hex, nome ‘d’arte’ (diciamo così) di Monika Dunaj….sì, è una donna, anche se inizialmente proprio non si direbbe; solo una volta giunti alla quarta traccia “Revenge of Death” diventa più evidente che stiamo parlando di una voce femminile, grazie alla parte iniziale lenta in cui la Nostra fa per la prima volta sfoggio della sua timbrica naturale, che a parer nostro risulta decisamente più gradevole e azzeccata rispetto a quello stile piuttosto sporco e alla lunga fuori luogo che tende a prediligere. Dal punto di vista qualitativo troviamo alcuni spunti interessanti per quanto riguarda la scelta dei riff e in generale le parti ritmiche, anche se si tratta tutto sommato di qualche mattone solido inserito in una costruzione ancora troppo grezza, instabile e sprovvista di qualsivoglia guizzo particolare che potrebbe permettergli di attirare l’attenzione: i brani sono infatti piuttosto anonimi e molto simili tra loro, con una struttura generale studiata in maniera decisamente approssimativa e che necessiterà di parecchio lavoro per essere ottimizzata in vista di un potenziale full-length. Siamo sicuri che per la legge dei grandi numeri a qualcuno piacerà questo EP, soprattutto considerando la mole di estimatori di alcune influenze qui utilizzate, ma in generale è un ascolto che non ci sentiamo di consigliare se non appunto a chi potrebbe, almeno in parte, gioire dell’unione tra una componente strumentale tutto sommato classica e una voce decisamente più adatta a generi meno raffinati. Anche per questo il consiglio che ci sentiamo di dare ai Burning Dead è quello di riflettere bene su quale stile vogliono adottare per il futuro, a parer nostro sarebbe una scelta consigliabile optare per un sound più grezzo e violento che meglio si adatti al particolare utilizzo della voce ispirandosi magari a chi, come ad esempio i thrasher Holy Moses, ha fatto di questa caratteristica una vera e propria peculiarità vincente.