7.5
- Band: BURNING WITCHES
- Durata: 01:04:44
- Disponibile dal: 05/05/2023
- Etichetta:
- Napalm Records
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Quando davamo ormai per spacciate le Burning Witches a seguito di alcune pubblicazioni non troppo esaltanti, come il precedente e mediocre “The Witch Of The North”, ecco che dobbiamo subito ricrederci, visto che questo nuovo “The Dark Tower” sembra ritrovare un percorso solido sul quale muoversi con efficacia dall’inizio alla fine. Un album ruvido come la roccia, oscuro e possente, che ci fa compagnia per quindici tracce (tra le quali un paio di intro) ed oltre un’ora di musica rifacendosi fortemente all’heavy metal più classico degli anni Ottanta.
Il quinto disco in studio per il quintetto svizzero segnerà la svolta nella carriera delle streghe d’oltralpe? Difficile dirlo, ciò che è certo è che la voce piena e ruvida di Laura Guldemond, assieme ai riff solidi della coppia alle chitarre formata da Larissa Ernst e Romana Kalkuhl, le quali non fanno mai mancare la loro carica esplosiva, e soprattutto dei brani ispirati e ricchi di energia, fanno di questo “The Dark Tower” un lavoro esaltante ed altamente godibile.
La massiccia opener “Unleash The Beast” riesce a colpire decisa con riff aggressivi ed un’andatura spedita che si apre su passaggi rabbiosi che lasciano spazio ad un ritornello sparato a mille spinto dalla batteria combattiva suonata da Lala Frischknecht, mentre la successiva “Renegade” riesce ad aggiungere anche una buona dose di melodia sempre mantenendo alto il livello di intensità. Ancora riff continui che calano come una valanga di neve nella ruvida “Evil Witch”, con cori possenti a dar manforte all’ugola tagliente della Guldemond. Le scariche heavy metal di “World On Fire” lasciano invece il segno grazie ad aperture melodiche che si stampano in testa e a colpi di metallo rovente. E persino la malinconica ballata “Tomorrow” trova la sua collocazione all’interno di una tracklist che poco dopo prosegue di nuovo decisa con la title-track, esaltante midtempo dominato da chitarroni cupi e potenti che creano le basi solide sulle quali può muoversi l’ugola vigorosa della brava cantante. L’oscura e battagliera “Doomed To Die” mantiene alto il livello di ardore che continua poco dopo sempre a testa bassa con “Into The Unknown” macinando riff senza sosta che conducono infine alla conclusiva e dinamica “The Lost Souls”.
Non sappiamo quale sia la pozione magica che abbiano sapientemente preparato a puntino e utilizzato le Burning Witches per tornare con un disco così ispirato come questo “The Dark Tower”. Fatto sta che il quintetto tutto al femminile proveniente dalla Svizzera stavolta riesce a dare alle stampe un lavoro prorompente e melodico al punto giusto, una combinazione letale per ogni seguace dell’heavy metal più classico.
