6.5
- Band: BURNING WITCHES
- Durata: 01:01:09
- Disponibile dal: 28/05/2019
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Warner Bros
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Dodici mesi dopo la pubblicazione del loro terzo lavoro “Dance With The Devil”, le Burning Witches sono pronte a tornare con una dozzina di inediti ed un disco nuovo di zecca intitolato “The Witch Of The North”. Senza stravolgere il proprio sound ma con una produzione ancora più massiccia, il quintetto tutto al femminile proveniente dalla Svizzera ci ripropone una dose imponente e corpulenta di heavy metal classico che va chiaramente a scuola da Judas Priest, Accept e Warlord ed in generale dalla scena ottantiana. Le occasioni per esaltarsi al ritmo del metallo incessante e puro non mancano affatto; subito dopo un’intro ricca di pathos sono la virulenta titletrack e l’esaltante “Tainted Ritual” ad aprire le danze mettendo in mostra tutta la carica esplosiva del gruppo elvetico. Probabilmente nessun brano verrà ricordato negli anni a venire, ma la tracklist è possente e compatta dall’inizio alla fine. Il lavoro delle due chitarriste Romana e Larissa è costante ed efficace con riff ed assoli non certo caratterizzati da elevati livelli di tecnica ma certamente abili nel condurre composizioni potenti ed elettrizzanti. Come la vigorosa “Nine Worlds” e la granitica “For Eternity”, canzoni che prendono chiaramente ispirazione da Harford e soci, caratterizzate da chitarre possenti e l’ugola impetuosa della cantante Laura. Le Burning Witches, rispetto ai colleghi sopra menzionati, cercano di ricreare atmosfere più oscure ed occulte, riuscendoci però solamente a tratti, andando a seguire il concept esoterico e legato al mondo della stregoneria che le accompagna da sempre. Il riff granitico di “For Eternity” si alterna alla tuonante “Thrall” mentre trovano spazio anche l’inno canticchiabile ma decisamente robusto che risponde al nome di “We Stand As One” e la lenta “Lady Of The Woods”.
Le streghe svizzere continuano imperterrite per la loro strada in nome del metallo più schietto ed autentico con un lavoro, questo “The Witch Of The North”, che è una vera mazzata sui denti.