C.L.G. – Legion Of Grinders

Pubblicato il 26/09/2003 da
voto
6.5
  • Band: C.L.G.
  • Durata: 28:04:00
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“Legion Of Grinders” è il primo demo messo in circolazione dai capitolini C.L.G. (acronimo di cui ignoriamo il significato), band brutal-death attiva dal maggio 2002. Inserito il CD nel lettore compact, ci saremmo aspettati una di quelle classiche, brevi intro, atte, di solito, a preparare psicologicamente l’ascoltatore alla violenza senza fine tipica dei dischi brutal…invece, ecco partire un’allegra marcetta, modello “sagra da paese”, a deliziarci le orecchie, grazie al suo incedere folk e dissennatamente fuori luogo; tale premessa, per certi versi preoccupante, viene subito messa in discussione dall’attacco della title-track, un brano marcatamente brutal, non esageratamente veloce, ma rapido ed incisivo. E’ solo l’inizio di un sequel di canzoni che pagano dazio ai maestri del death americano (i nomi sono sempre gli stessi: Cannibal Corpse, Morbid Angel, ecc) ma non solo: fortunatamente, pur mantenendo un’attitudine piuttosto ortodossa (quasi obbligatorio per chi suona questo genere), il gruppo di Roma riesce ad inserire interessanti variazioni di tema al proprio songwriting. I brani, come già accennato, non sono velocissimi, hanno passaggi in cui si riesce a tirare qualche boccata d’aria, e risentono di influenze che, man mano che si sommano gli ascolti, vengono facilmente alla luce: parti più melodiche e swedish-death oriented  (in “Legacy Of The Forgotten Ones” soprattutto), alcuni riff che rasentano il black e, soprattutto, un’alternanza di voci che, se sviluppata in futuro, potrebbe dare nuova, ulteriore linfa compositiva alla band. Inoltre, si apprezzano maggiormente i brani più lunghi ed articolati (cito “Downhill Massacre” e l’ottima “Perpetual Oniric Activity”, la quale, fin dal titolo, ricorda molto alla larga i Meshuggah), nei quali i C.L.G. riescono a dare dimostrazione di essere abbastanza creativi; al contrario, sulle song più brevi non riescono ad avere quel quid in più che li possa almeno un poco distanziare da proposte di questo tipo. Poi, presumo asfissiati da gas lacrimogeno, i cinque si cimentano nella riedizione di “Come As You Are” dei Nirvana, giustamente re-intitolata “’Coma’ As You Are”, e qui martorizzata non poco. La produzione non è eccezionale, tutto è troppo ovattato, anche se la voce emerge bene e gli strumenti si sentono decentemente. Dunque trattasi di discreto prodotto underground, sopra la sufficienza sicuramente, per una formazione che fa dei concerti il suo punto di forza. In piena fase di sviluppo… 

TRACKLIST

  1. Intro
  2. Legion Of Grinders
  3. Mechanicracy
  4. Corporal Necropunishment
  5. Downhill Massacre
  6. Perpetual Oniric Activity
  7. Legacy Of The Forgotten Ones
  8. " Coma " As You Are
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