7.0
- Band: CADAVERIA
- Durata: 00:50:08
- Disponibile dal: 21/05/2007
- Etichetta:
- Season Of Mist
- Distributore: Audioglobe
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Freschi freschi di contratto discografico con la francese Season Of Mist, tornano sul mercato i nostrani Cadaveria, la band capeggiata dall’omonima singer, ex Opera IX: “In Your Blood” è il terzo album del gruppo e la presentazione è delle migliori, grazie ad una cover disturbante e dal forte impatto, raffigurante un angelo intento ad iniettarsi un qualcosa di poco definito – non certo una soluzione di sali minerali, però. Se dal punto di vista grafico-artistico il combo raggiunge il suo picco di provocazione ed inquietudine, la musica contenuta in questo nuovo platter non ne cambia di molto i cangianti e variopinti attributi stilistici: ancora una volta i Cadaveria ci sollazzano con una proposta poco definibile in ristretti ambiti e/o scene; e nemmeno l’abusato termine ‘horror metal’ è utile a definire ciò che i ragazzi suonano, in quanto di horrorifico, in questo disco, c’è ben poco, escluso forse il vago appeal morboso di qualche episodio. I brani sono più o meno tutti piacevoli e ben distinguibili fra loro, considerazione che conferma le buone capacità compositive di Cadaveria, Frank Booth, Killer Bob e Marcelo Santos, dietro i cui nomi da battaglia si celano esperti frequentatori della scena estrema italiana. Ovvio, il minestrone impazzito di sonorità classiche, gothic, modern, melodiche, groovy, ‘panterose’ e anche hard-rock può far storcere il naso a chi gradisce maggiore unidirezionalità, ma, a favore loro, i Cadaveria si avvalgono di un’ottima produzione e di un lotto di canzoni ben concepite ed orecchiabili, oltre al collante universale rappresentato dalla multiforme voce della frontgirl. Tra anthem di melodia e groove (“Memento Audere Semper”, “100.000 Faces”), brani che strizzano l’occhio al nu-gothic più melodico (l’ottima “The Dream”, “Queen Of Forgotten”), altre tracce più ariose e cantabili (“Before The Apes Came”, “Enlightened”) e pezzi più aggressivi (“Anagram”, “Atypical Suggestions By A Dead Artist”), il quartetto tricolore si conferma una bella realtà che cerca di stare al passo coi tempi senza abbandonare il proprio complesso bagaglio d’esperienza. Disco ideale per passare un’oretta in compagnia di buona musica.