7.5
- Band: CADAVERIC FUMES
- Durata: 00:25:41
- Disponibile dal: 05/02/2016
- Etichetta:
- Blood Harvest
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I Cadaveric Fumes la stanno facendo grossa. Conoscevamo ed apprezzavamo la band francese per il suo severo old school death metal, sovente memore della lezione dei primissimi Death; “Macabre Exaltation” era stato un buon exploit, tanto che i ragazzi erano finiti sulla bocca di molti cultori underground, grazie anche ad appassionanti performance a festival come il Kill-Town Deathfest o il Wolfthrone. Quattro anni di pausa (brevemente interrotta dalla pubblicazione di uno split con i Demonic Oath) e il gruppo di Rennes torna con un nuovo EP che impressiona nel migliore dei modi: via le citazioni piú ovvie e largo ad una personalità maggiormente sviluppata e – oseremmo dire – inaspettata. Ascoltando “Dimensions Obscure” sembra che la band abbia provato a colmare il vuoto lasciato dai compianti Morbus Chron: le truci sonorità degli esordi stanno lasciando spazio ad un sound piú articolato e fumoso, che a tratti gioca persino con tentazioni Seventies. La produzione, molto organica e curata, si dimostra fondamentale per evocare certe atmosfere, ma anche l’esecuzione e l’interpretazione rimandano a formule del passato. Mentre si ascolta il lavoro sembra proprio che la musica provenga da un gruppo che suona insieme in una stanza, senza troppi ritocchi e orpelli. Un tocco vintage che dona parecchio alle nuove composizioni della band, che oggi pare libera da vincoli e piú che mai desiderosa di farsi guidare dal proprio estro e dalle sue intuizioni. È forse presto per mettere i Nostri sullo stesso piano degli autori di “Sweven”, ma le idee alla base del songwriting sono simili. Il death metal di partenza si apre a melodie vellutate e si lascia avvolgere da un alone prog, allungandosi in trame oscure e dilatate, nelle quali i contrasti sono all’ordine del giorno. “Crepuscular Journey” ed “Extatic Extirpation” mettono in mostra al meglio l’anima piú catchy dei ragazzi, mentre “Where Darkness Reigns Pristine” e “Swallowed Into Eternity” quella piú sperimentale e avventurosa. Un EP dalla durata azzeccatissima e forte di contenuti completi e intriganti.