7.5
- Band: CAGE
- Durata: 00:57:56
- Disponibile dal: 22/04/2003
- Etichetta:
- Massacre Records
- Distributore: Spin-go
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Finalmente! Per anni la scena metal è stata invasa da dischi di gruppi che si spacciavano per degni eredi dei Judas Priest e che, al secondo ascolto, si rivelano puntualmente o dei meri imitatori, o abissalmente inferiori ai grandi maestri. Grazie a questo “Darker Than Black” i Cage si candidano, finalmente appunto, ad essere considerati effettivi eredi di uno dei gruppi fondamentali nella storia del metal. “Darker Than Black” mette in chiaro tre cose. Primo: questo è un disco di musica metal nel senso più classico del termine, sicuramente moderno nella struttura dei brani in quanto vengono privilegiati riff di grande impatto e pesantezza ad assoli ultratecnici, ma comunque indubbiamente vicino alla mentalità di gruppi come Manowar e Judas Priest dei tempi d’oro. Secondo: i Cage sono anni luce avanti rispetto a qualsiasi gruppo in passato si sia proposto come alfiere della musica classic metal, e questo sia grazie ad un songwriting notevolmente superiore alla media che è un passo avanti a quella pietra miliare rappresentata da “Painkiller”, sia grazie alla capacità dei nostri di portare su disco una vera summa di tutta la musica metal degli ultimi anni. Terzo: Sean Peck, frontman dei Cage, è uno dei migliori cantanti metal che si siano sentiti negli ultimi anni, ha un’estensione vocale degna di Rob Halford, che va da toni altissimi (sentite l’acuto iniziale dell’opener “Kill The Devil”) fino ad un impressionante growling che farebbe impallidire qualsiasi cantante black; tra questi due estremi Sean è in grado di proporre una varietà vocale ed una drammaticità interpretativa che rappresentano sicuramente l’arma vincente di questo “Darker Than Black”. Venendo poi alle canzoni, questo terzo lavoro dei Cage è pieno di episodi che non possono che fare la felicità di qualsiasi fan di classic metal. Si va dalla terremotante “Kill The Devil” (forse la canzone più classic del lotto) alla originalissima “ChupaCabra” che, oltre ad un ottimo groove, mostra come sia possibile inserire un cantato growling in una struttura classic. Con “Darker Than Black” i Cage riescono nel non facile compito di far confluire in un’unica formula un approccio moderno alla musica metal con lo stile tipico dei grandi gruppi del passato. Gli amanti delle sonorità classic possono tranquillamnete aggiungere un punto al voto che trovate qui sotto ed andare a cercare questo disco, mentre per tutti gli altri potrebbe essere un’occasione per riscoprire le vere radici di questa musica.