7.0
- Band: CALIBAN
- Durata: 00.52.15
- Disponibile dal: 06/04/2018
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: Sony
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Vent’anni di costanza, sempre a livelli medio-alti, in qualche modo vanno a certificare la validità di una formazione. La fortezza metalcore tedesca Caliban arriva al traguardo a testa alta, con l’undicesimo album in studio sotto le effigi della prestigiosa Century Media: ci aspettavamo una release celebrativa, e in qualche modo siamo stati accontentati dalle tredici canzoni (più due bonus track) che compongono questo “Elements”. Non si torna però troppo indietro nel tempo, essendo l’album un prosieguo ideale della parziale svolta di “Gravity” sulla via della volatile immediatezza delle influenze Bring Me The Horizon comparse nel passato recente. Ad omaggiare la band arrivano dunque una serie di featuring di rilievo: per “Ich Blute Für Dich” prendono il microfono Sebastian ‘Sushi’ Biesler degli Eskimo Callboy e il lanciatissimo Matthi dei Nasty, in una potentissima posse track tutta tedesca che, compreso il ritornello epico, riteniamo è forse il pezzo migliore del disco. CJ McMahon dei Thy Art Is Murder impreziosisce la melodica “Before Later Comes Never”, mentre il freak per eccellenza Brian ‘Head’ Welch dei Korn compare nell’inno nu-metal “Masquerade”. Anche il nu, di rimando alle influenze BMTH, trova spazio nell’incarnazione attuale dei Caliban, che riproponendo con convinzione il loro metalcore rifinitissimo, iperprodotto e bombastico vogliono essere il più possibile accessibili, e grazie al loro grandissimo mestiere l’obiettivo è centrato senza scivolare nella stucchevolezza. E’ proprio questo mestiere, unito alla grandissima mole di lavoro dietro questa pubblicazione, a rendere “Elements” un disco piacevole, senz’altro il migliore del loro ultimo decennio.