4.0
- Band: CAMERA OSCURA
- Durata: 00:48:51
- Disponibile dal: 05/02/2015
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I Camera Oscura sono di Roma e nascono nel 2009; alle spalle hanno solamente un EP omonimo e “Killing Valentine” è il loro debutto, autoprodotto, sulla lunga distanza. Il genere proposto dal combo capitolino è un heavy metal classico molto tradizionale e molto canonico, nonostante la band citi le influenze più disparate, dai Tool ai Within Temptation, passando da Metallica e Dream Theater. Ma questo di per sè non costituisce un problema; i veri problemi per i Camera Oscura sono ben altri. Tralasciando la qualità della registrazione, trattandosi di un album autoprodotto, abbiamo un songwriting assolutamente carente sotto tutti i punti di vista, con brani pensati male e scritti male, dove la banalità e l’inconsistenza vengono compensate da cambi di tempo e ritmo all’apparenza casuali che non hanno alcuna ragione logica di esistere. Abbiamo anche un tentativo di cantato in italiano, nel brani “Skulls In Venice” e “Angel Christ”, ma credo sia meglio tentare di rimuoverne il ricordo. Strumentalmente non ci siamo assolutamente, partendo dal cantante Luca Nasetti, completamente inadatto al ruolo, dotato anche di una pronuncia inglese al limite della parodia, in buona compagnia dei suoi tre compagni, Alessio Cattivera, Giulio De Arcangelis e Fabio Claudio Ferracchiati, i quali rilasciano una sequela impressionante di errori esecutivi più o meno grossolani lungo tutta la durata del disco. “Killing Valentine” non è uno sparo a vuoto, ma è un colpo che esplode in mano. Da rivedere completamente tutto il progetto.