7.5
- Band: CANCER BATS
- Durata: 00:37:01
- Disponibile dal: 16/04/2012
- Etichetta:
- Hassle Records
- Distributore: Self
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Dunque, vediamo. Cosa c’è da sapere sui Cancer Bats? Sono una delle migliori live band in circolazione, di questo siamo sicuri. Hanno personalità, di quelle che riescono a fondere punk, hardcore e metal senza sacrificare quella plumbea passione che i gruppi stoner hanno per i Black Sabbath, tanto da avere un alter ego, i Bat Sabbath, atto a sfogare quanto di stoner non riesce ad affiorare su disco. Cosa possiamo aggiungere? Iniziamo dicendo che questo “Dead Set On Living” segna un fottuto poker, di quelli che dovrebbero assicurare alla formazione un posto tra i gruppi che contano, o almeno a tirarli fuori da un van puzzolente per passare a un tour bus che permetta loro uno schifoso bunk personale. Sono poche le formazioni che riescono a trasmettere l’urgenza dei canadesi, trasalendo le codifiche di genere. Si parla di attitudine, quella di una band immolatasi a tour perenni, con un’etica DIY ammirevole e la spontaneità ed immediatezza dei migliori. “Rats” mostra il concetto in maniera ottimale, soprattutto dopo metà canzone, quando il tondo chitarrista Scott Middleton trasforma un riff teso ma canonico in groove vorticoso con pinch harmonics da urlo. Liam Cormier è sicuramente un punk, un urlatore, e lo dimostra per l’album intero con le sue parti sgolate (vedi “Rally the Wicked”, “Bastards” e “Old Blood”), ma possiede anche il carisma per rendersi credibile nelle parti parlate/cantate (“Bricks & Mortar”, “Road Sick”, “DSOL”). Lo sludge è presente, anche più che in passato, e “The Void” ne è la prova più concreta. Il 21 aprile 2012 i Cancer Bats hanno suonato in sei location differenti, tutte nella città di Londra, unendo le quali si traccia sulla mappa un pentagramma: un perfetto esempio della vocazione dei quattro, della capacità di far bene senza avere un suono preconfezionato, senza una etichetta potente alle spalle, senza un liquore o un energy drink come sponsor. “Dead Set on Living” verrà di sicuro santificato durante i concerti a venire, e ci regala un gruppo fedele a se stesso, ardente e al massimo della forma.
N.B.: il voto è ‘solo’ un 7.5 perchè l’esperienza Cancer Bats non può essere degnamente immortalata in studio. Correte a vederli dal vivo.