CANCER – Inverted World

Pubblicato il 17/04/2025 da
voto
6.5
  • Band: CANCER
  • Durata: 00:40:00
  • Disponibile dal: 25/04/2025
  • Etichetta:
  • Peaceville

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C’è un mondo alla rovescia nei ‘nuovi’ Cancer, ora giunti al traguardo del settimo full-length di una travagliata carriera. “Inverted World” è infatti un album che suona come il riflesso deformato della loro storia: tutto sommato familiare nelle forme, ma attraversato da una luce ancora una volta diversa, più calcolata, più ponderata. Il definitivo trasferimento della band in Spagna e l’ingresso di tre nuovi membri, tra cui il talentuoso batterista Gabriel Valcázar dei Wormed, hanno certamente portato linfa vitale alla formazione guidata da John Walker, soprattutto nel contesto live. Tuttavia, l’approccio del gruppo alla composizione rimane in linea con quanto già ascoltato sul precedente “Shadow Gripped”, senza cercare sterzate verso lidi più moderni o, al contrario, nostalgiche celebrazioni delle origini, magari per cavalcare l’onda del trentacinquesimo anniversario della pubblicazione dell’amato debut “To the Gory End”.
I Cancer restano quindi in una sorta di limbo nel quale si percepisce la volontà di proporre un death metal tutto sommato tradizionale, ma senza cedere a un’istintività primitiva. Anche questa volta, i pezzi risultano generalmente controllati, con un’aggressività centellinata e strutture che raramente esplodono in momenti all’insegna di una furia più diretta e spontanea.
Se su “Shadow Gripped” questo approccio poteva essere attribuito a una sorta di riassestamento dopo anni di inattività, oggi appare chiaro che si tratti di una scelta deliberata di Walker e compagni, a cui evidentemente piace prendere la strada più lunga, mettersi alla prova con pezzi non troppo diretti, forse nel tentativo di svincolarsi da paragoni ingombranti con i celebrati dischi di inizio carriera.
Questo modus operandi porta però a risultati altalenanti: se alcuni episodi riescono comunque a colpire nel segno, rivelando un buon equilibrio tra aggressività e costruzione melodica – vedi “Until They Died”, “When Killing Isn’t Murder” o “Jesus for Eugenics”, che emergono con riff ben assestati e soluzioni ritmiche all’altezza – altre tracce risultano macchinose o comunque poco incisive, dando la sensazione di avere davanti trame che si trascinano senza una reale esplosione di energia, come se non si arrivasse mai a una sfuriata liberatoria, a un riff capace di ‘risolvere’ il brano e renderlo memorabile.
Dal punto di vista della produzione, “Inverted World” si distingue invece per un suono pulito e ben bilanciato, senza scivolare su toni troppo freddi e ‘plasticosi’’: V. Santura (Triptykon) ha curato il mixaggio e questa resa sonora limpida ma non troppo riesce a valorizzare al meglio tutti gli strumenti. È quindi un peccato che a volte si avverta la sensazione che un suono così curato avrebbe meritato un songwriting più ispirato e costante. Valcázar, ad esempio, è un batterista di grande talento, ma il contesto controllato e mai realmente frenetico dell’album finisce per limitarne le potenzialità.
Il confronto con i colleghi Benediction, che con i loro ultimi due lavori hanno dimostrato quanto un approccio diretto e senza fronzoli possa risultare tutto sommato vincente, è inevitabile. I Cancer sembrano voler evitare soluzioni troppo semplicistiche, ma il rischio è quello di perdere di vista l’efficacia e la spontaneità che un genere come questo specifico tipo di death metal richiede.
“Inverted World” offre dei momenti degni di nota, ma nel suo insieme manca di quella scintilla e di quella spinta ignorante (quest’ultima ravvisabile solo in alcuni passaggi di “Corrosive”) che avrebbe potuto renderlo un ritorno davvero gradevole.
La nuova line-up ha il potenziale per spingersi oltre: speriamo che nei prossimi capitoli il quartetto riesca a sfruttarlo appieno.

 

TRACKLIST

  1. Enter The Gates
  2. Until The Died
  3. Inverted World
  4. Bodies
  5. Test Site
  6. Amputate
  7. When Killing Isn’t Murder
  8. Covert Operations
  9. Jesus For Eugenics
  10. Corrosive
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