CANDLEMASS – Death Magic Doom

Pubblicato il 07/04/2009 da
voto
8.0
  • Band: CANDLEMASS
  • Durata: 00:51:02
  • Disponibile dal: 07/04/2009
  • Etichetta:
  • Nuclear Blast
  • Distributore: Warner Bros

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Leggendari, unici, inimitabili. E’ difficile trovare le giuste parole per descrivere i Candlemass, band svedese che del doom ha fatto il proprio verbo e che in oltre vent’anni di carriera da formazione cult è divenuta ben oltre. Con il nuovo “Death Magic Doom” (il decimo studio album) la formazione capitanata da Leif Edling e Mats Bjorkman torna più in forma che mai. “If I Ever Die” senza tanti convenevoli apre il disco in modo devastante, tempi veloci e riff incalzanti sono la base portante di questo brano dalle linee vocali forti ed epiche, un monumento all’heavy metal tradizionale. Con “Hammer Of Doom” troviamo ben altre atmosfere, la band torna infatti a tempi lenti ed a sonorità molto care ai primissimi Black Sabbath. Suoni oscuri, gelidi, infernali nascono dalle linee vocali di un Robert Lowe in grande spolvero. Ormai sono lontani i tempi dello storico frontman Messiah Marcolin, ma Lowe è riuscito nell’impresa di cantare allo stesso livello del suo predecessore. “Death Magic Doom” non ci fa sentire la mancanza del riccioluto cantante in saio, il buon Robert, per attitudine e performance, si è rivelato l’unica persona in grado di riempire un vuoto per molti incolmabile. “Demon Of The Sheep” pulsa di melodie infernali ed epiche litanie, segno che i Candlemass dopo tanti anni sono ancora in grado di suscitare fortissime emozioni. Il duo Bjorkman/Johannson costruisce una potente struttura ritmica che in “House Of thounsand Voices” raggiunge il culmine della convinzione. Ma la convinzione non basta, perché, non appena nel brano la coppia di axe-man si prodiga in un assolo maestoso ed ispirato, il pathos diventa quasi insostenibile. E’ sempre Lowe però a condurre il gioco, come l’attore principale su cui si focalizza tutta l’attenzione dello show: il suo recitare/cantare ha un che di formidabile, le canzoni prendono anima. “My Funeral Dreams” , altra composizione epica e battagliera, chiude il sipario di un disco che sarà ricordato come uno dei migliori lavori dei Candlemass. La linfa vitale scorre forte nei maestri incontrastati del doom odierno, non possiamo che augurarci altri cento dischi come “Death Magic Doom”, tutto il resto non conta.

TRACKLIST

  1. If I Ever Die
  2. Hammer Of Doom
  3. The Bleeding Baroness
  4. Demon Of The Deep
  5. House Of Thousand Voices
  6. Dead Angel
  7. Clouds Of Dementia
  8. My Funeral Dreams
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