6.5
- Band: CANDLEMASS
- Durata: 0019:53
- Disponibile dal: 27/03/2020
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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A poco più di un anno dal ottimo “The Door To Doom”, tornano i Candlemass con un EP dal titolo “The Pendulum”. L’operazione non è nuova ai maestri svedesi ed in passato non ha portato quasi mai ottimi risultati, quindi la curiosità nello scoprire se, questa volta, ci troviamo davanti ad un buon prodotto o a un’uscita interlocutoria era tanta. Si parte con la titletrack, che possiamo considerare l’unico vero e proprio brano completo al 100% e che si rivela un buon pezzo, anche se un po’ più debole rispetto a quelli inseriti nell’ultimo full-length. Già, perché questo EP è una raccolta di sei pezzi registrati proprio durante le session della più recente uscita degli epic doomster di Stoccolma. Se, però, la traccia di apertura è rifinita e, probabilmente, pensata per essere una bonus track che poi non è mai stata usata, il resto dei pezzi è costituito da sessioni di registrazioni più grezze: una demo a tutti gli effetti, come specificato anche dalla band. Se “Snakes Of Goliath”, però può essere valutata in tutta la sua interezza (e risulta un pezzo davvero potente), al di là di un finale un po’ brusco e alcuni passaggi arrangiativi un po’ grezzi, le brevissime “Sub Zero” e “Aftershock” lasciano davvero il tempo che trovano. Nella loro durata di poco superiore al minuto troviamo, nel primo caso un lungo arpeggio di chitarra e nel secondo un giro di basso. Materiale abbastanza futile, anche per i fan più sfegatati, e ci chiediamo che senso abbia avuto aggiungere tre minuti per farci sentire degli abbozzi di idea che non sono mai divenuti altro. Proseguiamo con l’ultimo pezzo completo, “Porcelain Skull” ed anche in questo caso, però, restiamo un po’ perplessi: la canzone è presente nell’ultimo disco degli Avatarium (band in cui militava Leif Edling) e, pur essendo un’ottima canzone, capiamo poco il senso di riproporla in questa veste, al di là, forse, del desiderio di Leif di ‘riprendersi’ una sua composizione (ricordiamo che il bassista svedese non è più un membro degli Avatarium dal 2017), magari per riproporla dal vivo. Concludiamo con un altro breve passaggio da poco più di un minuto, molto suggestivo, incentrato su un arpeggio di chitarra sorretto dalle tastiere. Quindi, dovendo tirare le conclusioni, quello che abbiamo è un pezzo completo (“The Pendulum”), due pezzi registrati con una qualità non eccelsa e certo non rifiniti in modo competo (“Snakes Of Goliath” e “Porcelain Skull”), di cui uno, non ce ne vogliano i Candlemass, è a tutti gli effetti una cover e tre scampoli di registrazioni che, per quanto validi, avulsi da ogni contesto non aggiungono molto. Che sia una mera operazione commerciale, un ‘dono’ ai fan o un ‘collectors item’ non ci è dato saperlo (anche se, cinicamente, la distribuzione di ben due formati di vinile, con l’immancabile ‘limited edition’, oltre al canonico CD ci fa propendere per la prima ipotesi). Un prodotto, comunque, destinato ai fan più hardcore dei Candlemass ma che, tolto il puro valore collezionistico, aggiunge ben poco alla discografia dei padri dell’ epic doom.