7.0
- Band: CANNABIS CORPSE
- Durata: 00:36:14
- Disponibile dal: 12/07/2011
- Etichetta:
- Tankcrimes
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Continua la parodia lirica dei deathsters americani Cannabis Corpse, che questa volta fanno il verso ai titoli di Morbid Angel e Deicide. La via stilistica è quella che conoscete o immaginate: death metal old school, affine ad “Altars Of Madness” e “Butchered At Birth”, con dei bei passaggi thrash metal (assai evidenti in “Immortal Pipes”) probabilmente dovuti alla presenza di Land Phil dei Municipal Waste, il tutto corroborato da un approccio vocale ibrido tra i toni “digestivi” del primissimo Chris Barnes e l’isteria velocemente scandita di Corpsegrinder. Ad un orecchio non profano l’intento di poetica rimembranza risulterà evidente, tuttavia non si può tacere che qualcosa si è mosso in direzione differente, visto che il disco appare organizzato in due parti: una prima metà – da “Visions From The Dankside” a “Blaze Of Torment” – più old school, dove si distingue “Dead By Bong” per la sua melodia sghemba, e la restante metà un poco più moderna, che riserva le cose migliori tipo “Sworn To The Bag” (il pezzo più finemente strutturato) o la title track, con la sua atmosfera marcia. Il quadro generale è quello di un album abbastanza ispirato, quadrato e potente, ben suonato e ben supportato da una produzione alla “Bloodthirsty”, con pochi punti deboli: solo la batteria, comunque precisa e diretta, risulta un po’ sottotono perché non particolarmente ad agio col concetto di varietà ritmica, aspetto poco grave in un disco del genere per quanto non esattamente a favore dell’ascolto. In finale si può concludere che se volete una mezzoretta di divertente death metal questo disco ve lo consigliamo volentieri, poiché particolarmente godibile, tuttavia alla lunga potrebbe veder affievolire il suo appeal, evidentemente giocato sull’immediatezza.