CANVAS OF SILENCE – As The World Tree Fell

Pubblicato il 28/10/2025 da
voto
8.0
  • Band: CANVAS OF SILENCE
  • Durata: 00:43:26
  • Disponibile dal: 31/10/2025
  • Etichetta:
  • Rockshots Records

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I Canvas Of Silence nascono da un progetto del polistrumentista finlandese Tatu Hanhikoski, il quale inizialmente aveva pensato di coinvolgere solamente la cantante Loimu Satakieli (nome d’arte di Hanna Uimonen): d’altronde, questi non era nuovo a progetti di questo tipo, se pensiamo agli album pubblicati già tra il 2012 e il 2013 con il moniker Olema.
Stavolta, tuttavia, i Canvas Of Silence ben presto prendono forma come una vera e propria band, dato che s’inserisce subito il chitarrista Jaakko Puusaari (entusiasta dopo aver ascoltato i demo) e poi la sezione ritmica mutuata da una cover band dei Tool, composta dal batterista Iiro Vuori e dal bassista Mikael Minkkinen.
Lo stile del quintetto finlandese si rivela alquanto particolare, essendo caratterizzato da vividi contrasti tra riff duri, con chitarre ribassate e una sezione ritmica dirompente, a cui si contrappongono refrain melodici, orchestrazioni e intermezzi atmosferici.
In effetti, le influenze appaiono molteplici: un po’ di metal sinfonico e una ben presente componente prog, con il ricorso talvolta a tempi complessi e a giri intricati, ma anche elementi che richiamano il gothic/death scandinavo e il melodic death svedese (In Flames, Dark Tranquillity), a scanso di equivoci, comunque, con la presenza solo della voce femminile della Satakieli.
Quest’ultima, poi, è un’autentica sorpresa, con il suo cantato piuttosto versatile: un bel timbro, chiaro e squillante, suadente e accattivante, ma anche all’occorrenza grintoso e deciso (anche se si precisa che, subito dopo le registrazioni, la cantante è stata sostituita, a causa di divergenze stilistiche, con Aino Vuorenmaa).

Ciò che in effetti colpisce dell’album di esordio di questa band finlandese, intitolato “As The World Tree Fell”, è il fatto che, pur trattandosi di un debutto, dimostra già un livello molto alto sia nel songwriting che nelle qualità degli arrangiamenti, con inserti davvero azzeccati di tastiere e lead guitar, ma anche arpeggi di piano o di chitarre acustiche e con la voce che s’incastra sempre alla perfezione, con grande bravura interpretativa. Il livello tecnico dei musicisti è senz’altro notevole, ma “As The World Tree Fell” è anche un disco che riesce ad emozionare, grazie alle sue intense atmosfere e alle sue accattivanti melodie.
Il brano di apertura, “Watching The World Tree Fall” rende bene l’idea di quello che l’ascoltatore troverà nell’album e introduce molto bene al mood del disco. Questo presenta anche brani un po’ più diretti come “Humanimal” o “The Great Unknown”, accanto ad altri più complessi, come lo splendido “Wayfarer”, che nei suoi circa otto minuti e mezzo di durata offre passaggi di grande intensità e raffinate sfumature prog.
Alquanto complessa è anche “Drown”, mentre in un certo senso “Anthem For Ashes” rappresenta una via di mezzo, trattandosi di una canzone malinconica, alquanto dura, con elementi prog ma dotata anche di un refrain melodico.
“One With The Wind” offre una palese testimonianza di un’altra influenza dei Canvas Of Silence, essendo ispirata al film “The Wind Rises” di Hayao Miyazaki (lungometraggio di animazione del 2013, da noi conosciuto come “Si Alza Il Vento”), ma ancor più la conclusiva “Garden Of The Fallen”, ariosa e intensa, sembra perfetta come colonna sonora per un film realizzato dallo Studio Ghibli.
Un buon debutto dunque per questa nuova band, che dimostra sin da subito di avere le idee chiare e soprattutto di possedere un elevato livello di talento e professionalità.

TRACKLIST

  1. Watching The World Tree Fall
  2. Humanimal
  3. Anthem For Ashes
  4. Drown
  5. One With The Wind
  6. Wayfarer
  7. The Great Unknown
  8. Garden Of The Fallen
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