7.0
- Band: CAPPANERA
- Durata: 00:50:07
- Disponibile dal: 13/05/2011
- Etichetta:
- Jolly Roger Records
- Distributore: Masterpiece
Spotify:
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Cappanera è un cognome che da oltre trent’anni a questa parte è sinonimo di garanzia di qualità per il rock suonato con i giusti attributi. A partire dalla metà degli anni ’70 Fabio e Roberto portarono avanti il progetto della Strana Officina, raccogliendo a conti fatti molto meno di quello che hanno effettivamente seminato. Arrivano gli anni ’90 ed è fisiologicamente giunto il momento di cambiare il percorso artistico, facendo riemergere l’amore – in realtà mai sopito – per il blues e il rock’n’roll, fattori che emergono prepotentemente nel debut album "Non C’è Più Mondo", che ha la sola colpa di essere uscito nel periodo meno fertile per le sonorità più classiche. Un maledetto incidente stradale avvenuto il 23 luglio del 1993 si portò via la vita dei due musicisti livornesi lasciando un vuoto incolmabile nella musica italiana, ma per nostra fortuna – e con un certo stupore – ci ritroviamo tra le mani il tanto atteso successore del mitico debutto intitolato "Cuore Blues Rock’n’Roll". Va sottolineato che le parti di chitarra e voce sono state incise nel 1993 da Fabio Cappanera e Morby, mentre basso e batteria sono state registrate lo scorso anno rispettivamente da Andrea Castelli e Rolando Cappanera, completando di fatto una preziosa testimonianza che avrebbe rischiato di non vedere mai la luce. Pur avendo un unico comune denominatore, il disco presenta un ventaglio di brani piuttosto eterogenei che spaziano dal velenoso incedere della malinconica "Ecstasy" all’energica "Lei Sarà Con Te", composizione dotata di un testo intenso e toccante. Lo strafottente rock’n’roll di "Un Tipo Speciale" – nella quale troviamo come ospite all’hammond Ruggero Zanolini dei Vanadium e alla voce Johnny Salani – ci svela il lato più goliardico della band, mentre l’armonica di Mimmo Mollica detta legge nel blues "Depressione (Al Rumba Jazz)", dotato di un testo irresistibile, ideale colonna sonora delle avventure dell’Alligatore, intrigante personaggio creato dal giallista italiano Massimo Carlotto. La palma di capolavoro spetta di diritto a "Rinascerei", un viaggio avventuroso di oltre sei minuti che ricorda certe atmosfere legate all’hard rock più epico e cadenzato nel quale Morby raggiunge vette espressive notevoli unite ad una serie di guitar solo da brividi. L’emozionante ballata "Vivrò In Lui" è capace di schiudere il cuore del rocker più incallito, così come la conclusiva "Borea", breve esercizio di stile impostato su una sognante melodia di chitarra sorretta da un ‘drammatico’ tappeto di tastiere. "Cuore Blues Rock’n’Roll" ci dimostra che talvolta il nostro Paese può regalarci un disco in grado di dire davvero qualcosa tenendosi alla larga dalle più bieche tentazioni commerciali. La classica eccezione che conferma la regola.