5.5
- Band: CARNIFEX
- Durata: 00:30:08
- Disponibile dal:
- Etichetta:
- Victory Records
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Ascoltando il nuovo parto discografico dei Carnifex si fa forte l’idea che il gruppo death-core californiano sia assolutamente in balia degli eventi quando si tratta di comporre: non vi è uno schema preciso dietro le sue pubblicazioni, nè è rintracciabile un’evoluzione lineare e logica nella discografia. Un buon debut album seguito da un pessimo “The Diseased And The Poisoned”, quindi un più convincente “Hell Chose Me” e ora questo “Until I Feel Nothing”, che risulta già dai primi ascolti un’opera altalenante e complessivamente meno incisiva del suo predecessore (persino la copertina è assai più dozzinale!). Di solito un tale andamento a singhiozzo è imputabile a cambi di lineup o problemi interni, ma, a ben vedere, i Carnifex vanno avanti con la stessa formazione dal 2007. Viene quindi da pensare che, in realtà, il problema del quintetto sia essenzialmente un talento limitato, abbinato a una capacità di rinnovarsi e maturare che lascia alquanto a desiderare. Qua e là colpisce il recupero di soluzioni black metal (che erano abbastanza evidenti su “Dead In My Arms”) e l’inclusione di alcune aperture d’atmosfera, tuttavia, dopo quattro full-length, è fastidioso ritrovarsi ancora con delle tracce che altro non sono che una serie di breakdown e ripetizioni protratta per 3/4 minuti. La qualità della tracklist, insomma, è discontinua, come se i singoli brani non fossero stati lavorati seguendo lo stesso iter. Pare quasi che i Carnifex compongano a caso, buttando tutte le idee su un tavolo e poi assemblandole come capita, sperando di avere culo. Problematico costruire qualcosa di solido e duraturo in questa maniera: “Until I Feel Nothing” non fa gridare alla denuncia immediata come “The Diseased…”, ma, a meno di essere fan sfegatati e “di parte”, durante il suo ascolto è difficile appassionarsi…