7.5
- Band: CARNOPHAGE
- Durata: 00:36:44
- Disponibile dal: 23/09/2016
- Etichetta:
- Unique Leader
- Distributore: Audioglobe
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La Turchia, al pari di una nazione storicamente avulsa dalle sonorità estreme come l’Italia, può ormai contare su una scena death metal solida e preparatissima. Negli ultimi anni abbiamo già avuto modo di tessere le lodi di Engulfed, Diabolizer, Decimation e Decaying Purity, ma è soltanto ora, grazie alla seconda prova sulla lunga distanza dei Carnophage, che le cose cominciano a prendere una piega autoritaria e veramente suggestiva. Licenziato dalla ‘solita’ Unique Leader, “Monument” ha infatti tutte le carte in regola per sdoganare e portare all’attenzione di un pubblico più vasto questo angolo di Medio Oriente, configurandosi come un’opera genuinamente passionale e cangiante; un affresco dalle tinte rosso fuoco e grigio cenere in grado di conciliare tradizione e modernità, orecchiabilità e ferocia sulla scia di un songwriting impetuoso nel profondo, eppure perfettamente calibrato. Gli otto anni trascorsi fra il convincente esordio “Deformed Future/ /Genetic Nightmare” e questo nuovo lavoro sono insomma serviti al gruppo di Ankara per rendere il più varia, fluida e digeribile possibile una proposta altrimenti ingessata nei canoni del filone ‘brutal’, abbandonando ogni forma di eccesso e lavorando duramente sulle strutture dei singoli pezzi, oggi improntati su una forma canzone tanto evidente quanto efficace. Strofe e ritornelli emergono in maniera chiara e per nulla ridondante, il guitar work brilla per il suo ingegno e la sua vivacità, giocando di frenesia e pesantezza per poi lasciarsi andare a folgoranti parentesi melodiche, mentre la sezione ritmica si lancia in una serie di evoluzioni perfette per esaltare i numerosi cambi di tempo e di umore della tracklist, lambendo vette di fantasia anche molto alte. Il frutto di tanti sforzi è uno degli album ‘di genere’ più ispirati di questa seconda metà di 2016, immediato senza essere semplicistico, stratificato senza per questo risultare pretenzioso, come peraltro intuibile dall’ascolto di una “Resistance Against Mind Clouding Heresy” o di una “Inertia and Failure”, gioiellini che scomodano istintivamente paragoni con gli ultimi Antropofagus e Septycal Gorge. Da qualsiasi angolazione si decida di osservarlo e giudicarlo, “Monument” è quel che si dice un gran bel colpo.