7.0
- Band: CARONTE
- Durata: 00:53:48
- Disponibile dal: 27/09/2012
- Etichetta:
- Lo-Fi Creatures
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Che in Italia il movimento doom fosse di pregevole fattura non era certo una novità, ma è con dischi come “Ascension” che ci rendiamo veramente conto di quanto il nostro paese possa offrire in termini di arricchimento. Basti ascoltare un pezzo come “Navajo Calling” per capire al volo il significato delle nostre parole: qui, tradizione e personalità si fondono per dare vita a musiche sciamaniche ed esoteriche, una danza mortuaria attorno a fuochi dominati dagli antichi spiriti del passato. Procedendo con calma, i parmigiani Caronte giungono a questo buon debutto dopo la pubblicazione dell’EP d’esordio “Ghost Owl”, un prelibato aperitivo posto come giusto preludio a quanto fatto sull’opera in questione. Il risultato ottenuto si manifesta in poco meno di un’ora di stoner-doom di pregevole fattura, un’ora in cui l’impianto sonoro della band mette a dura prova le nostre orecchie, procedendo con un ritmo assolutamente drogato e di una lentezza disarmante, come la migliore tradizione doom vuole. “Ascension”, infatti, non punta certo a mischiare le carte in tavola: la sua struttura e la sua linearità scorrono via proprio come ce lo possiamo aspettare, tra chitarroni pesanti, psichedelia a non finire, una voce potente e tenebrosa. L’efficacia dei brani è il vero punto di forza del disco, ben strutturati e spesso forti di un’atmosfera sepolcrale da far venire la pelle d’oca, egregiamente riprodotta dalla sezione ritmica e valorizzata da una prova vocale di Dorian Bones (gia nei Whiskey Ritual) interpretata da vero professionista. Un effetto chiaramente ricercato e che in queste sette tracce raccoglie i suoi frutti, presentando episodi riuscitissimi come la succitata chiusura o l’ottima “Black Gold”, un rituale volto a invocare spiriti elementali piuttosto incazzati, o ancora, la funerea “Solstice Of Blood”. L’immersione totale nell’ascolto di questa opera potrà sembrare dolorosa e anche un po’ autolesionista, ma nonostante tutto consigliamo di trattenere il respiro e di buttarsi a capofitto nelle visioni distorte e surreali che i Caronte sono in grado di offrirci. Un’esperienza mistica per noi, un importante segnale di maturità da parte di questa formazione. Il prossimo lavoro potrebbe essere quello del salto definitivo.