Nati nel 2008 dalle ceneri dei crust hardcorers Das Plague, i Carontte (con due T!) si sono ben presto trasformati in una solida realtà con già all’attivo un EP e con questo lavoro di sette tracce sulla rampa di lancio, il tutto all’insegna di un sound ben più complesso e stratificato rispetto a quello della loro vecchia band. Atmosfere malinconiche, a tratti epiche, caratterizzano infatti un disco largamente giocato su sonorità strumentali affidate a tessiture chitarristiche dalla grana fine, accompagnate, con discrezione, da interventi vocali sia in growl che clean, volti a rendere il materiale più corposo o etereo a seconda delle situazioni. Almeno un paio dei brani presenti sembrano direttamente usciti da un album dei Long Distance Calling, mentre altri frangenti rivelano sprazzi di Cult Of Luna, Isis e Russian Circles. In generale, non si esce praticamente mai dagli attuali confini del post metal/rock ad ampio respiro, ciò nonostante piace il modo in cui la band rivisita questo stile, facendo tutto con competenza, ispirazione e sobrietà. Sentite il modo in cui le chitarre si intrecciano e sovrappongono e lasciatevi cullare dalle melodie che queste ultime partoriscono… davvero delicate e toccanti in certi passaggi! Notevole, inoltre, la produzione: pulita, ma molto calda e consistente. Perciò, anche se non si è in grado di individuare un elemento realmente distintivo nella proposta dei Carontte, non si esita un attimo a definire "As Grey As They Said" un disco che a suo modo affascina. Ora attendiamo con curiosità le future prove sulla lunga distanza di questo capace gruppo spagnolo.