7.0
- Band: CAST THE STONE
- Durata: 00:26:29
- Disponibile dal: 31/08/2018
- Etichetta:
- Agonia Records
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Dopo i Sentient Horror, ecco un’altra band americana folgorata dal lascito di Dan Swanö e della sua creatura principale, gli Edge of Sanity. Se però nel caso del quartetto del New Jersey – di recente tornato sul mercato con l’EP “The Crypts Below” – ci si confronta con una realtà emergente e senza nessuna esperienza rilevante alle spalle, lo stesso non può dirsi dei Cast the Stone, attivi dal lontano 2002 e formati da alcuni veterani della scena come Derek Engemann (Scour, ex-Cattle Decapitation) e Mark Kloeppel (Misery Index). “Empyrean Atrophy” giunge fra noi quando ormai davamo per defunto il side project, visti i tredici anni che lo separano dal full-length “Dark Winds Descending”, e nella sua mezz’ora scarsa di durata ci rimette in contatto con un gruppo dallo stile sciolto e disinibito, evidentemente a proprio agio nel maneggiare certe soluzioni di matrice swedish death metal. Nello specifico, i Nostri si rifanno soprattutto ai capolavori “The Spectral Sorrows” e “Purgatory Afterglow”, confezionando un suono energico e vivace, pervaso da uno spiccato senso della melodia, che colpisce sia per la sua spontaneità e che per un’ispirazione superiore a quella di tanti strombazzati fenomeni europei. Riff ficcanti e cambi di tempo di buon gusto la fanno da padrone fin dall’opener “As the Dead Lie”, impiantati su strutture che non tardano a farsi ricordare grazie al loro incedere ordinatissimo, mentre un growling viscerale e una sottile patina di epicità conferiscono al tutto ulteriore slancio emotivo. Una formula semplice, lungi dal voler essere qualcosa di più che un onesto tributo a sua maestà Swanö (vedasi anche la cover di “Jesusatan” degli Infestdead), e proprio per questa ragione genuinamente efficace e divertente. In definitiva, un comeback tanto inaspettato quanto riuscito.