6.5
- Band: CATTLE DECAPITATION
- Durata: 00:40:40
- Disponibile dal: 03/07/2006
- Etichetta:
- Metal Blade Records
- Distributore: Audioglobe
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Due anni dopo “Humanure”, del quale rimase impressa soprattutto la disgustosa copertina, tornano i death grind maniac Cattle Decapitation. La band si è ritagliata un proprio spazio nella scena grazie soprattutto ad un’attitudine fortemente animalista ed antiumana, più facilmente riscontrabile all’interno della scena hardcore. I nostri infatti, oltre ad essere vegetariani convinti, inneggiano anche alla fine del genere umano, senza dimenticare una certa dose di ironia. Sul versante musicale si nota subito una maggiore maturità rispetto ai due episodi precedenti, molto più istintivi. Gli stilemi death grind sono presenti in toto, a partire da un riffing veloce ma discretamente contorto, accelerazioni e ripartenze varie ed ottimo lavoro di batteria, a cura di Michael Laughlin, sostituito da J.R. Daniels appena dopo le registrazioni. “Karma.Bloody.Karma” si avvale di una produzione molto buona, ad opera di Billy Anderson che aiuta a creare un mood oscuro, ulteriormente evidenziato dalla performance vocale di Travis Ryan, sempre molto catarrosa. Le dodici tracce che compongono il lavoro sono piuttosto pesanti da digerire, soprattutto nei lunghi stacchi melmosi come nel finale di “The Carcass Derrick”, mentre di più semplice assimilazione risultano essere le partiture più legate al death (“Unintelligent Design”) o al grind (“Bereavement”). La strada intrapresa comunque è quella giusta, che permetterà alla band di fare il salto di qualità, a condizione di applicarsi e di affinare le capacità di songwriter. In futuro potremmo sentire parlare dei Cattle Decapitation per la loro musica oltre che per il concept che sta dietro di essa.
