CATTLE DECAPITATION – The Harvest Floor

Pubblicato il 27/01/2009 da
voto
7.5
  • Band: CATTLE DECAPITATION
  • Durata: 00:37:31
  • Disponibile dal: 30/01/2009
  • Etichetta:
  • Metal Blade Records
  • Distributore: Audioglobe

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Se avete sempre pensato che i Cattle Decapitation fossero degni di attenzione solo per il concept anti-umano che hanno creato, ma che musicalmente parlando fossero solo dei fabbri senza costrutto, questo nuovo “The Harvest Floor” è fatto apposta per farvi cambiare idea. Se già il precedente “Karma.Bloody.Karma” denotava un certo irrobustimento del songwriting, pur rimanendo in ambito prettamente death grind, il qui presente lavoro inizia ad uscire dagli schemi precostituiti e lancia la musica dei Cattle Decapitation verso nuovi lidi. Intendiamoci, se fossimo costretti a catalogare l’album con un’etichetta, parleremmo ancora di death grind e come paragone citeremmo senza ombra di dubbio band quali Exhumed e Impaled; però gli americani inseriscono delle varianti interessanti, a partire da passaggi affini al black, al death melodico e addirittura al dark ambient. Per ciò che concerne black e melodic death, queste influenze sono presenti a livello di riffing la prima e di assoli la seconda (basti pensare al meraviglioso solo di “The Gardeners Of Eden”), mentre la componente dark avvolge diverse tracce presenti nel lavoro, fino ad arrivare all’apoteosi di “Regret & The Grave” e della title track; “The Harvest Floor” è un brano ambient dark a tutti gli effetti, cantato, anzi sussurrato dall’ospite d’onore Jarboe. In “The Ripe Beneath The Rind” i nostri giocano, seppure per un brevissimo lasso di tempo a creare dei tempi di batteria e dei riff chitarristici di chiaro stampo industrial. A completamento di tutto, segnaliamo la presenza come ospiti di Ross Sewage (Impaled), Dino Sommese (Dystopia) Jackie Perez Gratz e di John Wiese; questi ultimi due si occupano rispettivamente del cello e dei noise effects! Non abbiano però paura i fans della prima ora: “The Harvest Floor” rimane una pesantissima mazzata nelle gengive, basti ascoltare gli assalti di “A Body Farm” o “Into The Public Bath” che non fanno prigionieri. Semplicemente i Cattle Decapitation hanno saputo crescere album dopo album ed ora, insieme alla perseverante Metal Blade, potranno finalmente raccogliere i frutti di tanta gavetta. Da avere.

TRACKLIST

  1. The Gardeners of Eden
  2. A Body Farm
  3. We are Horrible People
  4. Tooth Enamel & Concrete
  5. The Ripe Beneath the Rind
  6. The Product Alive
  7. In Axetasy
  8. Into the Public Bath
  9. The Harvest Floor
  10. Regret & the Grave
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