CAULDRON – New Gods

Pubblicato il 07/09/2018 da
voto
6.0
  • Band: CAULDRON
  • Durata: 00:40:58
  • Disponibile dal: 07/09/2018
  • Etichetta:
  • Dissonance Productions
  • Distributore: Audioglobe

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Con il discreto “In Ruin” del 2016, sembrava che i canadesi Cauldron avessero finalmente imbroccato la carreggiata giusta e definitiva verso una sorta di revival, fresco e genuino, dedicato alle tipiche sonorità metal made in anni Ottanta. Riff rocciosi, ripartenze speed, condite da una produzione dal forte sapore ‘retrò’, avevano infatti rimesso in piedi un trio che, in precedenza, aveva mostrato alcuni segni di cedimento, sia a livello compositivo, sia, soprattutto, dal punto di vista lirico. Vecchi fantasmi che, purtroppo, sono riaffiorati nel qui presente “New Gods”, quinta fatica realizzata in studio dal terzetto d’oltreoceano, espulso questa volta dalla Dissonance Productions. La band guidata da Jason Decay, infatti, oltre a non discostarsi minimamente da quanto proposto sino ad ora (e questo ci può anche stare), ha tirato improvvisamente, e di parecchio, il freno a mano, cadenzando l’intera opera attraverso una serie infinita di mid-tempo senza l’aggiunta di alcuna variabile stilistica. E quand’anche l’intro dei vari brani (comunque molto simili tra loro) lascia presagire uno sviluppo più grintoso ed arcigno (vedasi “Never Be Found”), il tutto si smorza nel giro di pochi secondi, assestandosi su linee monotematiche, sulle quali la batteria di Myles Deck si limita a tenere il passo senza regalare al pezzo quel piglio di arroganza in più che ci si aspetterebbe. E pure il songwriting lascia talvolta a desiderare: l’opener “Prisoner Of The Past”, come del resto “No Longer”, vivacchiano su un refrain cantato quasi ad libitum; orecchiabilissime, per carità, ma la fantasia rimane questa sconosciuta. Un peccato, perché la dimostrazione che il gruppo canadese avrebbe potuto fare certamente meglio la si era già avuta in passato, ed anche la conclusiva “Last Request” (brano che riesce ad emergere dalla staticità generale) testimonia quanto appena scritto. Per cui, se volete una sorta di soundtrack per un tranquillo viaggio on the road, canticchiando serenamente tra una curva e l’altra, “New Gods” è ciò che fa per voi. Se cercate invece qualcosa di più massiccio, più heavy, alla Judas Priest (tra le band a cui dicono ispirarsi i Cauldron stessi), prendete il precedente “In Ruin” ed attendete il prossimo giro di boa.

TRACKLIST

  1. Prisoner of the Past
  2. Letting Go
  3. No Longer
  4. Save the Truth - Syracuse
  5. Never Be Found
  6. Drown
  7. Together as None
  8. Isolation
  9. Last Request
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