6.0
- Band: CELLADOR
- Durata: 00:42:03
- Disponibile dal: 10/03/2017
- Etichetta:
- Scarlet Records
- Distributore: Audioglobe
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Tornano in campo dopo ben undici anni gli americani Cellador, che nel 2006 avevano fatto la differenza con l’ottimo “Enter Deception”, tanto da meritarsi il titolo, da parte della stampa US, di ‘Kings of american power metal’. Ma il tempo non sempre porta consiglio, e forse era meglio rimanere in disparte e continuare a vantarsi dell’appellativo regale. Perchè? Perchè i Cellador A.D. 2017 non sembrano più incisivi e grandiosi come un tempo, tutto qui. Certo, il nuovo album “Off The Grid” gradevole lo è, ma il sound che la band del Nebraska propone oggi è un power metal fin troppo derivativo e semplice, basato sui clichè ripetuti che hanno fatto grandi gli Helloween di “Walls Of Jericho” ed i primi Gamma Ray, ovvero impatto sonoro sopra tutto il resto e grandi riff di chitarra affogati dalla sezione ritmica, ed una velocità di esecuzione che ricerca di continuo i Dragonforce, pur senza arrivarci mai. Colpisce il trucchetto, già sentito più volte in passato da band minori come Axenstar, Celesty e Freternia, di tenere il volume della sezione ritmica, soprattutto la batteria, costantemente sopra quello della voce e delle chitarre, così da aumentare il muro sonoro, anche a discapito delle pur apprezzabili melodie. Molto semplici e diretti i brani, dieci bocconi che si inghiottiscono in una volta sola senza sforzo, senza particolari divagazioni stilistiche e ricerca strumentale, anche se strumentalmente la band se la cava egregiamente. In linea con i canoni del genere la produzione, di serie A. Un album che scorre piacevolmente ma che lascia davvero poco una volta finito. Citando facilmente, ‘Niente di nuovo sul fronte occidentale’.
