7.5
- Band: CELLAR DARLING
- Durata: 00:59:58
- Disponibile dal: 30/07/2017
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Warner Bros
Spotify:
Apple Music:
Una domanda attanagliava la mente dei fan degli Eluveitie da tempo: cosa farà adesso Anna Murphy dopo avere chiuso la porta dietro di sè (o essersi fatta sbattere la porta alle spalle da Chrigel Glanzmann) ed essersi portata appresso Ivo Henzi e Merlin Sutter, ribattezzando la truppa di fuggiaschi Cellar Darling? Un indizio lo avevamo avuto tempo addietro con la release del singolo “Challenge”, che mostrava già un sound interessante ma che comunque era troppo poco per riuscire ad intendere appieno le intenzioni della Murphy. Ed ecco oggi la risposta, con l’uscita del primo album dei Cellar Darling, “This Is The Sound”. Dimenticate le sfuriate metal, dimenticate la piena dominazione da parte del folk del sound, dimenticate le harsh vocals, i Cellar Darling sono tutt’altro. Ponendo la meravigliosa voce di Anna al centro di tutto, vera dominatrice, la band tesse un album ricco di melodie sognanti ed antiche, divagazioni eteree e celestiali, atmosfere oniriche, con poche concessioni al metal vero e proprio. E l’elemento folk tanto caro all’ex band del trio? C’è, e si sente, guidato dalla ghironda della cantante, ma non è così prepotente come in passato, accompagnando e non trainando completamente il tutto. Volendo dare per forza qualche riferimento e qualche termine di paragone, i Cellar Darling ricordano l’Anneke Van Gierbergen più profonda degli ultimi album da solista, la Kari Rueslatten di metà carriera (senza elementi elettronici però) e la straziante Anette Olzon del debutto solista, oltre a riportare la memoria a certi The Gathering del periodo post “Nighttime Birds”, il Lucassen del progetto Ambeon ed ad incorporare elementi gotici sparsi qua e la lungo la durata dell’album. La coerenza di fondo che il songwriting mostra per tutti i quattordici brani (inutile estrapolarne qualcuno, questo è un ascolto che va preso in tutto ciò che comporta) ci porta ad un album uniforme, senza sbalzi qualitativi, ed ed una elevata qualità generale. Ottima la produzione, molto leggera e delicata, adattissima al sound proposto. Suggestioni, atmosfere, stati d’animo si susseguono lungo l’ascolto, per un album ad alto tasso emotivo. Un debutto davvero con i fiocchi per Anna Murphy e compagni.