6.5
- Band: CEMETERY FOG
- Durata: 00:28:30
- Disponibile dal: 01/08/2014
- Etichetta:
- Iron Bonehead Prod.
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A distanza di soltanto un paio di mesi dalla ristampa del demo “Shadows from the Cemetery”, i Cemetery Fog tornano ad affidarsi alla Iron Bonehead per la pubblicazione di nuovo materiale. Procedendo per piccoli passi, i finlandesi danno alle stampe un EP di cinque tracce che segna un’accentuazione della componente doom e il conseguente assottigliamento degli influssi puramente black e death nel loro stile. Anche con un ascolto distratto, gli amanti del panorama doom-death europeo anni Novanta potranno trovare diverse similitudini fra il sound attuale della formazione e quello dei primissimi My Dying Bride. Tuttavia, il nome che più di frequente giunge alla mente durante la fruizione di “Towards the Gates” è quello dei Katatonia di “Dance Of December Souls”. Le tragiche trame del mitico debut album degli svedesi paiono infatti rivivere in numerosi passaggi della tracklist del mini in oggetto: il lavoro di chitarra segue l’ABC del primordiale doom-death, periodo 1990-1993, il drumming è a dir poco rozzo e gli interventi di tastiera appaiono elementari. Eppure il tutto possiede un suo fascino e una propria incisività. In quasi ogni aspetto di “Towards the Gates” si respira quella genuinità e quella innocenza che tante volte abbiano riscontrato nei dischi usciti una ventina d’anni fa, tanto che quasi arriviamo a perdonare i (rivedibilissimi) cori puliti che il gruppo ogni tanto adopera con l’intento di rendere ancora più sofferenti certe aperture. Brano dopo brano, a tutti gli effetti sembra di essere al cospetto di un gruppo di sprovveduti ragazzini facenti parte dell’underground europeo dei Nineties. Non vi è una nuova “In Silence Enshrined”, ma i Cemetery Fog dimostrano comunque di avere una certa stoffa a livello di songwriting, nonchè una insperata dimestichezza con tali registri dolenti. Da qui in avanti sarà necessario asciugare certe parti, migliorare (o eliminare) il cantato clean e magari fare definitiva piazza pulita delle comunque già poche accelerazioni; poi, con tutta probabilità, i Cemetery Fog saranno definitivamante pronti per far sentire la loro voce su larga scala. Teniamoli d’occhio.