CEMETERY SKYLINE – Nordic Gothic

Pubblicato il 11/10/2024 da
voto
7.5
  • Band: CEMETERY SKYLINE
  • Durata: 00:48:55
  • Disponibile dal: 11/10/2024
  • Etichetta:
  • Century Media Records

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Se la storia ci ha insegnato qualcosa, è che i supergruppi difficilmente creano grandi aspettative tra gli appassionati; se non in quella frangia di fan sfegatati delle band di provenienza e nei collezionisti che vogliono ogni cosa di un determinato artista. Per tutti gli altri la faccenda è semplice: di solito sono progetti – così spesso vengono chiamati, e la parola dice tutto – messi su in ritagli di tempo, tra un tour e l’altro, tra un album e l’altro, nell’intento di racimolare qualche soldo e un po’ di gloria, spingendo più sulla fama acquisita negli anni dai singoli membri che sulla qualità della musica proposta, e sovente sono destinati a durare l’arco di una stagione – il tempo necessario a sfornare un disco, suonare qualche data e tornare poi all’ovile del gruppo d’origine.
Le eccezioni di maggior fortuna esistono, ma sono poche e perciò non incidono sulla percezione che si ha del fenomeno. Un altro grande classico è che i membri del supergruppo sottolineino che questo non avrà vita breve, che è qualcosa di stabile e che ci saranno altri album e altri concerti negli anni a venire.
Ora indovinate chi non si è sottratto a questa consuetudine: ma proprio i Cemetery Skyline, nuova realtà (chiamiamola così per ora, in attesa di vedere se sarà un vero gruppo o un progetto) che vede coinvolti in primis Mikael Stanne, cantante storico dei Dark Tranquillity, una vera celebrità fra i metallari del Belpaese, e un quartetto di strumentisti d’eccezione: il chitarrista di Insomnium e Omnium Gatherum Markus Vanhala, il tastierista degli Amorphis Santeri Kallio, il batterista dei Sentenced Vesa Ranta e il bassista Viktor Brandt, già con Entombed e Dimmu Borgir.
A onor del vero, oltre a certe consuete e scontate dichiarazioni, dalle note di stampa a corredo della nuova uscita emerge anche dell’altro: i lavori per questo debutto, e quindi l’esistenza stessa del sodalizio, risalgono ad almeno quattro anni fa, e c’è da crederci, perché la cura con la quale è stato confezionato l’album è assolutamente palpabile: il suono generale è competitivo ai massimi livelli, gli arrangiamenti studiati sapientemente, le prestazioni dei singoli musicisti ineccepibili; in particolare stupisce la maturità con la quale Mikael Stanne affronta un intero album cantato solo con voce pulita, non si direbbe per nulla la sua prima volta in assoluto.
Interessanti anche i testi, sempre ad opera del cantante svedese, che offrono uno spaccato della vita nei paesi del Nord Europa, che Stanne definisce “Scandinavian gothic lifestyle“; un’esistenza spesso solitaria per scelta e dominata dall’individualismo, dall’asocialità e dall’umorismo nero.
Le coordinate stilistiche vanno ricercate in tutto ciò che può essere a grandi linee posto sotto l’etichetta del gothic rock, dai The Sister Of Mercy ai The Cult, da Billy Idol ai Fields Of Nephilim, considerando però che la materia è stata trattata con una buona dose di metallo e che non può che rimandare occasionalmente ai gruppi di appartenenza dei vari componenti: Dark Tranquillity, Sentenced, Insomnium, Omnium Gatherum e soprattutto gli Amorphis, per il ruolo centrale che rivestono le tastiere. Attenzione, quindi: ciò non significa che i Cemetery Skyline siano un gruppo gothic metal, dal quale gli scandinavi si tengono anzi piuttosto lontani, almeno se si considerano le caratteristiche che aveva il genere quando emerse nei primi anni Novanta.
Le prime quattro canzoni sono tutte potenziali hit: scegliamo di segnalare in particolare la terza, elegante, “Violent Storm”; si riscontra poi un lieve calo a metà disco, in prossimità della non trascendentale ballad “When Silence Speaks”, e della telefonatissima “The Darkest Night”; dopodiché si risale fino a “The Coldest Heart”, pezzo forte del lotto e apice dell’album; un cenno merita anche l’ultima, lunga e lenta “Alone Toghether”, che sa molto di HIM, ma si fa apprezzare e chiude degnamente il lavoro.
Sarebbe facile, dalle pagine di Metalitalia.com, cassare questo disco perché troppo ‘leggero’, ma sarebbe anche molto scorretto, perché i Cemetery Skyline non provano nemmeno per un istante ad essere altro da ciò che sono: la direzione stilistica è ben chiara e sbandierata senza reticenze.
Ed è apprezzabilissimo il lavoro di sintesi che viene fatto tra i due mondi del goth rock e del metal, che portano i Cemetary Skyline ad avere un’identità propria non immediatamente inquadrabile. Ma c’è anche da dire che nell’insieme le canzoni incluse in questo debutto sanno comunque di già sentito e, nonostante siano ben concepite, registrate e mixate, tendono a scivolare via senza lasciare troppi segni. Più una musica da gustare immediatamente tutta d’un fiato, piuttosto che da assaporare lentamente nel tempo.

 

 

TRACKLIST

  1. Torn Away
  2. In Darkness
  3. Violent Storm
  4. Behind The Lie
  5. When Silence Speaks
  6. The Darkest Night
  7. Never Look Back
  8. The Coldest Heart
  9. Anomalie
  10. Together Alone
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