7.0
- Band: CENTRICA
- Durata: 00:52:31
- Disponibile dal: //2008
- Etichetta:
- Musea
- Distributore: Frontiers
Beh, niente male questo debutto dei progster padovani Centrica! Riunitisi quasi per gioco, i quattro (tra cui figura il batterista Dario Ciccioni, fedele compagno del polistrumentista Daniele Liverani con i suoi innumerevoli progetti) hanno registrato autonomamente queste sette song, le hanno spedite alle varie etichette, fino ad incontrare i gusti della francese Musea, da sempre attenta a tutto ciò che è ‘prog’. Ecco che nel 2008 vede la luce ufficialmente questo debutto, che dimostra come con abilità compositivie e strumentali sopra la media si possa ancora confezionare un album di progressive metal strumentale senza sacrificare una sola briciola di freschezza ed immediatezza. Senza scomodare gli inarrivabili Porcupine Tree (incautamente citati nella bio), la band si rifà ovviamente a Dream Theater e Liquid Tension Experiment in primis, con qualche piccola digressione in territorio Deep Purple nei momenti dominati dall’hammond. Pezzi generalmente di lunghezza superiore ai 7-8 minuti (ad esclusione della bella e melodica “Dulcedo”) possono ad un primo momento scoraggiare, ma la perizia e la capacità di bilanciamento tra tastiere, chitarre e melodie ci aiutano a superare agevolmente questo scoglio. L’attacco frontale di “Centrica Experience”, il biglietto da visita dei quattro musicisti, è tra i migliori che siano stati mai prodotti da act prog della Penisola. Qualche piccola caduta di stile nella successiva “Secret Vision” (questi archi sintetici stile gruppetto power italiota nel 2009 non si possono davvero più sentire!), ma subito il trio “DNA Part. 1”, “DNA Part. 2” e “Reality And Illusion” (Petrucci/Rudess docet!) ci riporta sul giusto sentiero: virtuosismi, melodie, atmosfere, tutto al giusto posto. Un attimo di riposo per le nostre orecchie in occasione della già citata “Dulcedo”, delicata e romantica, prima di tuffarci nell’ultimo, piccolo, tour de force. “Eternal Dimension” è l’ultima sferzata dell’album, il colpo ad effetto, con tutti gli elementi prog della band spinti all’inverosimile, per un finale pirotecnico. E a noi, a questo punto, non resta altro che attendere i prossimi capitoli di questa band, che sembra avere intenzione di cercarsi un cantante. Ragazzi, valutate bene la cosa: sono molte le band della Penisola ad essere irrimediabilmente funestate da cantanti non all’altezza.