7.0
- Band: CENTURIAN , NOX
- Durata: 00:33:00
- Disponibile dal: 28/01/2013
- Etichetta:
- Listenable Records
- Distributore: Audioglobe
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Chiusa la parentesi Nox, Rob Oorthuis e compagni tornano a farsi chiamare Centurian e danno ufficialmente un seguito all’apprezzato “Liber Zar Zax”, vecchio ormai di una dozzina d’anni. Coloro che avevano seguito le gesta dei Nox sapranno che i Nostri non si erano comunque mai allontanati più di tanto da quel death metal ferale che era stato il trademark dei Centurian sin dall’esordio; non c’è quindi da stupirsi che il nuovo “Contra Rationem” riprenda il discorso di sempre, configurandosi sin dalle battute iniziali come il classico prodotto di questi ragazzi olandesi, da sempre legati ad un death metal vecchia scuola di spiccata matrice americana. Nemmeno qualche sottile influenza black metal nel guitar-work riesce a ingannarci: questi sono i Centurian che tutti conoscevamo, di nuovo alle prese con quello stile sanguigno, a metà strada tra primi Morbid Angel, Angelcorpse e qualcosina di death sudamericano, che ha (s)consacrato ogni singolo precedente capitolo discografico. Il gruppo ha preferito non cambiare di pelle o proporci rivoluzioni sonore, decidendo di rimanere sui soliti binari di riferimento. E così troviamo le tipiche frustate guidate dal riffing circolare di Oorthuis e dal solito, affidabile drumming di Seth Van de Loo – una vera garanzia da anni. Dal mucchio, si elevano “Feast Of The Cross”, traccia dall’andamento ondulato e dotata di un bel groove, e “Judas Among Twelve”, che invece picchia più duro, senza però rinunciare a degli ottimi stop’n’go, molto ispirati soprattutto nella prima parte. Insomma, un altro lavoro ben fatto e prodotto, questo “Contra Rationem”, in perfetta simbiosi con i due che lo hanno preceduto (senza contare le opere a nome Nox), anche se questo rischia di divenire un limite per la band. Se proprio dobbiamo muoverle un appunto, questo è infatti la mancata voglia di sperimentare qualcosa di nuovo con più costanza: nello stesso filone, i Chaos Inception hanno dimostrato che si può risultare molto accattivanti aggiungendo qualche variazione a certi stilemi ormai ben consolidati. In ogni caso, un “bravo” collettivo i Centurian se lo meritano comunque, per un comeback-album che ascolteremo spesso e volentieri nei mesi a venire.