• Band: CENTURIONS GHOST
• Durata: 00:49:00
• Disponibile dal: 24/03/2008
• Etichetta:
• I Hate Records
• Distributore: Masterpiece

Come suonerebbero gli Entombed se facessero doom? Ma come i Centurions Ghost! Infatti questo quintetto britannico, acclamatissimo dalla stampa albionica, propone un doom metal possente più che pesante, dove varie influenze si mescolano fra di loro andando a creare un unicum abbastanza interessante. I nostri, pur essendo solo al secondo lavoro sulla lunga distanza, dimostrano già una certa maturità, anche se le tracce contenute in “The Great Work” soffrono un po’ sotto il profilo compositivo. Ad esempio, “Let Sleeping Corpses Lie” e “Only The Strong Can Survive” sembrano andare fin troppo a braccetto con le luciferine “Chief Rebel Angel” e “Bringer Of Light” dei già citati Entombed. Inoltre i Centurions Ghost, per non farsi mancare nulla, tentano di inserire nel loro sound un Hammond settantiano che spesso e volentieri fa a cazzotti con le strutture semplici, sporche e dirette delle singole tracce. L’ultimo appunto che ci sentiamo di fare alla band riguarda la voce di Mark Scurr, sempre troppo sguaiata, anche quando i brani necessiterebbero di linee vocali meno grezze e maggiormente evocative. Esaurite le critiche però non ci possiamo esimere dal lodare i ragazzi per la potenza sprigionata dalla loro musica: è raro trovare in ambito doom una tale violenza ed una siffatta ignoranza. Bisogna richiamare alla mente da un lato gli Eyehategod e dall’altro gli High On Fire, che sono due formazioni non prettamente doom. Le chitarre sono sempre distorte e grasse quanto basta per associarle alla lezione degli Electric Wizard, mentre bassista e batterista danno la sensazione di essere degli sgobboni, che tengono tempi piuttosto semplici con una grinta davvero encomiabile. Dunque se nella musica non cercate raffinatezze e complessità, ma volete sudore, grinta e stomaco, i Centurions Ghost possono offrirvi davvero tanto, pur con tutti i limiti sopra elencati.