
7.0
- Band: CENTURY
- Durata: 00:37:48
- Disponibile dal: 25/01/2025
- Etichetta:
- Electric Assault Records
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Se quel “The Conquest Of Time” del 2023, il debutto degli svedesi Century, sembrava piuttosto ingenuo, seppur ben ispirato, la coppia Staffan Tengnér e Leo Ekström dimostra due anni dopo, con questo “Sign Of The Storm”, di aver imparato bene e di aver affinato il proprio songwriting.
Con uno spostamento delle sonorità decisamente verso Iron Maiden e Satan, coadiuvato dalla voce di Tengnér che si fa più rarefatta e supportata quasi sempre da un importante effetto eco, i nostri escono stavolta per la Electric Assault Records e prendono una svolta decisamente più nelle loro corde.
Basta far partire “Sacrifice” per rendersi conto che l’esperienza della band, con diversi live nel corso degli anni che li hanno portati anche sul palco di festival importanti per la New Wave Of Traditional Heavy Metal come il Keep it True, è aumentata quel tanto che basca per imbroccare un buon disco. Ottimi episodi si alternano a momenti un po’ meno brillanti ma comunque gradevoli, come quando “Necromancer” fa posto a “The Chains Of Hell”, dove emergono chiaramente le buone migliorie in fase di studio, con un’ottima separazione fra i vari strumenti impegnati nelle registrazioni, specialmente se ascoltati in cuffia, per chiudere la prima parte del lavoro con “Fallen Hero”, una canzone che ci stupiremmo se non venisse suonata come chiusura ai concerti del combo svedese.
La cosa che i nostri sembrano aver imparato ed implementato, in ogni caso, è proprio quella di rendere le canzoni varie e mai troppo ripetitive, con numerosi casi in cui si passa da un quattro quarti serratissimo a momenti più lirici, come nell’ottima “No Time For Tomorrow” o nella title-track.
Manca sempre quel brano che ci faccia veramente saltare dalla sedia, ma l’headbanging è assicurato dall’inizio alla fine dell’album, che si chiude con “Sorceress”, un chiarissimo tributo a “Transilvania” degli Iron Maiden, in quanto pezzo completamente strumentale. Ekström e Tengnér dimostrano quindi al pubblico di aver imparato bene macinando palchi su palchi grazie al loro gradevole debutto, anche se manca ancora quel qualcosa per far passare la loro creatura da simpatico divertissement a faccenda molto seria.
Comunque, i Century vanno sicuramente tenuti d’occhio e possibilmente visti live, visto che non abbiamo dubbi che questi brani dal vivo spacchino e non poco.