6.5
- Band: CENTURY (SWE)
- Durata: 00:36:33
- Disponibile dal: 21/04/2023
- Etichetta:
- No Remorse Records
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Quale dichiarazione d’intenti migliore del proprio nome e di una copertina disegnata a china rossa? I Century sanno come presentare bene il loro vecchio e ruvido speed metal d’annata: formatisi nel 2020 dalle menti degli svedesi Staffan Tengnér e Leo Ekström, musicisti che nel passato hanno militato in diverse formazioni estreme, i due non ci tengono proprio a nascondere il loro amore per band come Heavy Load e Riot, ed arrivano finalmente al debut per No Remorse Records con questo “The Conquest Of Time”.
Un disco battagliero e fiero di esserlo, sin dall’iniziale “The Fighting Eagle” che non lascerà nessun nemico del true metal in piedi, passando per l’epicità di “Sinister Star” e per l’incedere maestoso appoggiato dal ritornello della title-track. Simpatico, ma non esente da difetti: diciamo che si tratta più di un prodotto riservato a pochi appassionati all’interno di una nicchia – quella dei nostalgici di certo speed metal d’antan, appunto – già ristretta. Anche la produzione ruvida come acciaio che sfrega contro una lastra di ferro parla chiaro riguardo al genere cui i Century vogliono appartenere: l’effetto voluto, ovvero quello di un suono polveroso e graffiante ad ogni costo, finisce però per stancare, anche se la prima metà del disco fa partire l’ascoltatore in quarta con le migliori aspettative.
Fortunatamente il lavoro non annoia del tutto, e, nonostante dei momenti di stanca un po’ ripetitivi come il ritornello di “Master Of Hell” o il riff trito e ritrito di “Distant Mirror”, ci consente di arrivare (abbastanza) indenni alla conclusiva “Servants Of The Iron Mask”. Il quattro quarti lanciato a folle velocità sulle composizioni dei Century potrebbe quindi accontentare diversi ascoltatori appassionati di vecchia scuola, ma dopo un po’ diventa fin troppo fine a se stesso, nonostante l’indubbia genuinità di quanto proposto. Il duo svedese farà un po’ fatica ad emergere da una scena satura di progetti molto simili, ma le buone intenzioni ci sono tutte e staremo a vedere come si comporteranno dopo questo comunque buon debutto.