8.0
- Band: CHEENO
- Durata: 01:11:47
- Disponibile dal: 05/12/2008
- Etichetta:
- Prevision Music
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Davvero stupendo questo “The Next Step Will Be The Hardest”, full-length d’esordio dei teutonici Cheeno, band che già sembra aver riscosso buoni successi dalla sua fondazione, avvenuta nell’agosto 2005, quando quattro membri degli Autumnblaze si sono uniti alla pregevole cantante solista Jennie Kloos: oltre alle solite date di supporto a personaggi di rilievo del metal-biz (Paul Di Anno e Ross The Boss, fra gli altri), un tour di supporto ai nostrani Klimt 1918, il riuscito EP “Try To Rescue”, pezzi in heavy rotation nelle charts on line, è da segnalare soprattutto il premio ricevuto nel 2006 quale Best Alternative Act ai German Rock And Pop Awards. Ebbene sì, trovate i Cheeno nella sezione Non Solo Metal apposta per questo motivo: il gruppo suona un rock alternativo piuttosto dedicato alla massa, ma nonostante ciò assolutamente gradevole, di elevatissima qualità e per niente banale. Il metal non è totalmente assente dalle composizioni dei Cheeno, ma l’unica corrente che ci sentiamo di assimilare alla band è un certo nu-metal orientato verso il pop-rock. L’atmosfera non manca di certo all’interno di questo lavoro, in quanto trattasi di un gustoso concept-album, pregno di cambi d’umore e soluzioni ricercate e arrangiate splendidamente: ad una manciata di brani che definiremmo nu-rock – quasi a metà strada tra Nickelback, Evanescence e ultimi Anathema – si alternano infatti tracce che spezzano la pesantezza di un disco di settanta minuti, rendendone la fruizione quasi una passeggiata. Ci riferiamo, ad esempio, alla struggente ballata per pianoforte e violoncello “You”, al brano praticamente trip-hop “’…’”, al percussivo ed ipnotico “Buddhistic Hands”, oppure al gradevole rock strumentale di “Dragonfly Rise”. I Cheeno, però, rendono al massimo durante le canzoni più aggressive – “Whereaminow” e “Bye Sequence” su tutte – dove melodie potenti e vincenti vengono supportate dal groove massiccio degli strumenti, suonati da musicisti in possesso di un gusto davvero sopraffino e raffinato. Ciliegina sulla torta è poi la voce della Kloos – per di più una ragazza molto carina – eccezionale e parecchio versatile, sebbene non si spinga oltre un leggero timbro aggressivo ogni tanto; da ascoltare ad orecchie aperte la sua estensione in occasione del brano “Silizium”. Chiude l’emozionale storia del concept, una sorta di ‘Giulietta e Romeo’ dei giorni nostri narrata anche da un artwork più che azzeccato, lo splendido quarto d’ora finale della title-track, una suite affascinante. “The Next Step Will Be The Hardest” può quindi piacere a chi nell’alt-rock non disdegna leggere influenze metal, ma soprattutto a chi ama la musica di classe e ottimamente curata, a prescindere dal genere proposto. Bravissimi!