8.0
- Band: CHICKENFOOT
- Durata: 00:45:12
- Disponibile dal: 27/09/2011
- Etichetta:
- E1 Music
- Distributore: Edel
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A due anni dal debutto “Chickenfoot”, il supergruppo formato da Sammy Hagar, Michael Anthony, Joe Satriani e Chad Smith si ripresentano ai fan con un nuovo e fiammante lavoro. Ci correggiamo subito: “supergruppo” è un termine non appropriato per i Chickenfoot. La realtà ci pone di fronte ad una vera band affiatata, carica, ispirata e soprattutto che suona solo per il gusto di farlo, per divertirsi, infischiandosene di qualsiasi logica di mercato. Il nuovo “III” è un disco di hard rock genuino e sanguigno, costruito sui riff di Satriani, scandito dai due fenomeni ritmici Smith ed Anthony, con l’aggiunta del prezzemolo Sammy Hagar. Il red rocker, con la sua energia esplosiva, conferisce vigore e feeling a brani come “Last Temptation” e “Alright Alright”; il suo carisma è allegro e trascinante, come se stesse conducendo un’insana baldoria nella sua Cabo Wabo Cantina! L’ombra dei Van Halen si presenta inevitabilmente in alcuni episodi, fattore inevitabile, ma non predominante nella musica firmata Chickenfoot. Hagar ed Anthony non si lasciano prendere dalla nostalgia e l’amico Satriani è sempre pronto a far sentire la sua “mano” nelle composizioni. “Bigfoot” e “Different Devil” si propongono come gli episodi più radiofonici del disco, senza per questo scadere in sonorità troppo ammiccanti e commerciali. Le tastiere che introducono “Lighten Up” conferiscono al brano la giusta atmosfera, prima dell’esplosione incontrollata di ritmiche quadrate e poderose. L’ottima produzione di Mike Fraser ha conferito a “III” un sound pulito e potente, non patinato, proprio per mantenere l’attitudine rock e live della band. La melodica “Something Gone Wrong”, soave ed aristocratica, e la traccia nascosta “Hidden Truth” scrivono la parola fine su un disco che conferma l’ottimo stato di salute dei Chickenfoot, ormai entrati di diritto nel rango dei massimi alfieri hard rock del nuovo millennio. “III” è un disco da non lasciarsi scappare per nessun motivo, merito di canzoni ispirate e dirompenti, che molti colleghi (giovani e meno giovani) dovrebbero prendere come punto di riferimento.