8.5
- Band: CHILDREN OF BODOM
- Durata: 00:41:12
- Disponibile dal: 06/06/2013
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Warner Bros
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I Children Of Bodom sono tornati, ed hanno smesso finalmente di scherzare. Se le uscite precedenti hanno denunciato spesso momenti di debolezza, con dischi buoni ma non certo abbondanti di quel qualcosa in più che, a cavallo del cambio di millennio, ha fatto dei primi tre lavori della band delle pietre miliari del metal moderno, con “Halo Of Blood” si torna all’antico splendore, e lo si fa innestando e sperimentando coraggiosamente. Ed è così che ci ritroviamo ad ascoltare un album che presenta impianti veri di black metal, che si mettono in evidenza alla grande principalmente nella title track, o spunti punk rock profusi, ed ancora – perché no? – qualche sparata ritmica più vicina al death melodico e catchy degli In Flames che allo stile dei COB. Certo, quel mix letale tra thrash, power metal e death, ridondante di tastiere, shredding e twin solos che ha fatto la fortuna del gruppo c’è ancora, ed è ancora bello forte e chiaro, e spara da tracce micidiali come l’opener “Waste Of Skin”, il singolo “Transference” o la fichissima “All Twisted”, ma su “Halo Of Blood” possiamo anche trovare un pezzo come “Dead Man’s Hand On You”, la canzone più lenta che la band abbia mai composto in carriera, o l’estremamente groovy “Damage Beyond Repair”. Un songwriting ispirato davvero, per un album intenso e finalmente vario, premiato come al solito da una produzione di serie A e da una prova strumentale superlativa. “Halo Of Blood” è il disco che non ci si aspettava, ma il disco che ci voleva a questo punto della carriera della band finlandese. Ben fatto!