7.0
- Band: CHIMERA
- Durata: 00:24:12
- Disponibile dal: 01/03/2005
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
Vishtasb è il nome che sta dietro al progetto Chimera. Dopo un piuttosto banale primo demo all’insegna del black metal, i Chimera risorgono a nuova vita con un demo per molti versi spiazzante. Bisogna però far loro i complimenti, perché non tutti i gruppi sono capaci di rinnovarsi a tali livelli. Vero è che il nuovo “LIeFE” rinnega quanto fatto in passato e quasi ne sancisce l’intima bocciatura, imboccando una strada praticamente nuova. Stavolta siamo davanti ad un complesso misto di metal, neppure troppo estremo se si tralascia lo screaming, elettronica, new wave, accenni dark e chi ne ha più ne metta. L’inserimento delle parti elettroniche è oculato e ben diretto, la parte metal resta in sottofondo ma fa ugualmente la sua parte dando corpo alla proposta. L’opener è spiazzante quanto fresca, con reminescenze Cynic, Aborym e quanto ancora si riesca ad immaginare. Si badi bene: non siamo davanti ad un capolavoro, ma i Chimera sembrano davvero aver imboccato la strada giusta, quella per loro più adatta. Invece di morire nella mediocrità della proposta black precedente, ora la band può ritagliarsi davvero uno spazio personale e interessante. Ottima “Dell’io E La Percezione Dio”, mix perfetto di tutte le influenze che stanno sconvolgendo la mente dei Chimera, abili però a coinvogliarle sapientemente in un progetto musicale compatto e solido. Molto ispirata anche l’outro finale seppur semplicissima. Un paio di canzoni non esaltano perché si sente che soffrono ancora troppo dei legami con il passato stilistico della band, rimangono ibridi e non raggiungono la metamorfosi completa rinascendo così a nuova e migliore vita. Il voto magari è leggermente più alto del valore reale del cd, ma sembra giusto premiare per una volta chi sa osare. Un gruppo che, se migliora (ed è giusto dargli il tempo necessario, vista la nuova strada intrapresa), potrebbe far parte della scuderia Code666, giusto per farsi un’idea dei lidi musicali che potranno essere esplorati in futuro con un certo stile.