CHROMA KEY – Graveyard Mountain Home

Pubblicato il 15/11/2004 da
voto
8.0
  • Band: CHROMA KEY
  • Durata: 00:53:26
  • Disponibile dal: 09/11/2004
  • Etichetta:
  • Inside Out
  • Distributore: Audioglobe

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“In his loneliness and out of his longing, an ideaoccurred to Andrew. If he could fix his mother’s radio, perhaps hecould bring her back to life”: questa l’Idea, queste le parole cheaccompagnano sulla cover il titolo del nuovo lavoro a nome Chroma Key.Kevin Moore torna a sperimentare, quindi, dopo l’esperienza della lungacollaborazione radiofonica con Theron Patterson per Radio For PeaceInternational in Costa Rica, collaborazione in seno alla quale hannovisto la luce “The Memory Hole 1” (capitolo Chroma Key rilasciatoall’inizio di quest’anno in sola edizione scaricabile da internet, unlavoro strutturato in forma di show radiofonico che raccoglie musicheoriginali e materiale di varia natura scritto da Moore stesso per ilprogramma) prima e, con il trasferimento del nostro ad Istanbul proprioper garantire continuità a questa collaborazione, “Ghost Book” poi.Senza soluzione di continuità, a quanto sembra, il nuovo lavoro ChromaKey si immette naturalmente nel flusso della produzione di Kevin Moore,che con il “Ghost Book” era stato chiamato a scrivere la colonna sonoraper il primo film horror prodotto e girato in Turchia, “Okul”, e cheora prosegue il proprio cammino musicale sulla base di un’idea sorelladi quest’ultima esperienza. “Graveyard Mountain Home”, infatti, nascecome colonna sonora alternativa di un educational film di ArthurSwerdloff del 1955, “Age 13”, che l’ex Dream Theater ha volutoutilizzare come soggetto e fonte d’ispirazione per sviluppare nuoveidee sulla base di immagini forti, pregne di scomposta malinconia: lastoria è la strana fiaba surreale di Andrew, che a tredici anni perdesua madre e si convince del fatto che, se riuscirà a riparare la radioche ella non smetteva mai di ascoltare, potrà in qualche modoriportarla in vita. Il tema, nelle sapienti e inquiete mani di KevinMoore, ha dato vita ad un disco dalle sonorità complessivamente piùscarne e dai ritmi ancor più dilatati di quelli dei precedenti “DeadAir For Radios” e “You Go Now”, dei quali qui non ritroviamo né lapersonalissima interpretazione della forma-canzone del primo, né leliquide e notturne risonanze del secondo. Di approccio decisamentedifferente, questa volta le canzoni sono volte a creare ex-novo inun’unica, ininterrotta colata le atmosfere di una pellicola riprodotta a mezza velocità: con un dark-ambient al limite diquella psichedelia priva di orpelli così tipica del mood cui KevinMoore ci ha abituati nei suoi lavori solisti, “Graveyard Mountain Home”si presenta in sé come una didascalia musicale priva del proprio elementovisuale, e proprio per questo profondamente evocativa. Tra ipnotichesequenze ‘xilofoniche’ e distorte cadenze post-rock unite ad un sottileretrogusto mediorientale, tra voci che dialogano in lontananza edelicati arpeggi di chitarra acustica che annegano in suoni cherichiamano alla mente tranquilli paesaggi urbani inzuppati di pioggia,la monocorde e cantilenante voce di Moore si alterna ai dialoghioriginali del film che spuntano continuamente qua e là sulla superficiedell’impianto sonoro a spezzare, accompagnare o disturbare l’ascolto (ola visione?) di questo particolarissimo plot tutto giocato sull’usosapiente di tastiere, voci perdute e solitarie strappate all’etere,rumori, synth, chitarra acustica e drum machine. A tratti freddo, duro,elettrico, essenziale, in altri punti struggente, lieve, dolce,inquietante: un lavoro difficile, forse il più ostico della carrierafatta di pulsazioni aritmiche di Kevin Moore, la cui forte ispirazionepure resta visibilissima, per chi sa riconoscerla, in un nuovoesperimento vibrante di bellezza e tensione emotiva. Rinunciamo altrack-by-track e vi invitiamo ad avvicinarvi alle atmosfere di”Graveyard Mountain Home” nella sua interezza, per meglio apprezzarneil globale fascino. Difficile, e da provare.

N.b.: l’uscita di “Graveyard Mountain Home” – normalmente già corredatadi una versione ibrida di “Age 13” di 52 minuti rimaneggiata da KevinMoore (in formato Quicktime) con le musiche da lui composte – èaccompagnata daun’edizione speciale dotata di Bonus Disc DVD in cui si potrà trovarela versione integrale del film stesso.

TRACKLIST

  1. YYY
  2. Give Up
  3. White Robe
  4. Mother's Radio
  5. Graveyard Mountain Home
  6. Salvation
  7. Before You Started
  8. Human Love
  9. Come In, Over
  10. Pure Laughter
  11. Andrew Was Drowning His Stepfather
  12. Sad Sad Movie
  13. True And Lost
  14. Again Today
  15. Enhanced Element " Age 13 "
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