6.0
- Band: CHRONIC HATE
- Durata: 00:23:28
- Disponibile dal: 15/06/2009
- Etichetta:
- Cimitero Records
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EP omonimo autoprodotto per i veneti Chronic Hate, autori di un death metal che sconfina in più di un’occasione nel brutal mantenendo l’aggressività sempre in primo piano nei cinque brani che compongono il lavoro. Attivi sin dal 2001, dopo i classici problemi di formazione che hanno visto avvicendarsi dietro al microfono ben tre cantanti, hanno dato alle stampe il demo “Hate Line” prima di subire l’interessamento della Evil Cemetery Records, che da poco ha deciso di ripubblicare questo omonimo EP che ha visto la luce nel 2007. Sebbene le cinque tracce siano votate ad un assalto frontale e a ritmiche spezzacollo, la formazione dimostra di aver un minimo di volontà di mettersi in gioco e di sperimentare, come dimostrano le dissonanze delle chitarre nella parte centrale di “Devoid of Truth” o il break di “H.B.T.L.”, che sanno portare un po’ di varietà in un genere da sempre poco incline a variazioni sul tema. Se da un lato tracce come l’apripista “Beyond Decomposition” e “Extinction to Recreate” rappresentano il lato più aggressivo e diretto della formazione, dall’altro è da apprezzare la conclusiva “Systermatic Punishment”, summa dell’intero lavoro che racchiude in accelerazioni, continui cambi di tempo e un riffing variegato l’intera essenza di questo EP perennemente avvolto da un’atmosfera malsana e una forte dose di pazzia. Purtroppo la formazione si dimostra ancora acerba negli arrangiamenti, tanto da rendere qualche passaggio eccessivamente forzato spezzando il ritmo delle canzoni che, nei loro tre minuti di durata media, dovrebbero scorrere fluide e colpire in pieno volto senza troppi giri di parole. Insufficiente la produzione: le chitarre mancano totalmente di profondità e sono abbandonate ad un suono zanzaroso e poco definito che sminuisce eccessivamente il lavoro di Daniele Tollon alla sei corde, mentre una batteria eccessivamente secca contribuisce a dare un’idea poco professionale del lavoro. I Chronic Hate hanno sicuramente dimostrato di avere buone idee e, forti di una buona personalità, hanno sicuramente le carte in regola per mettersi in gioco a livelli sicuramente superiori rispetto a quelli espressi in questo omonimo EP: speriamo come sempre che le buone qualità qui evidenziate non rimangano inespresse.