7.5
- Band: CHRONOSFEAR
- Durata: 00:51:25
- Disponibile dal: 25/2/2022
- Etichetta:
- Elevate Records
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Dopo un piacevole esordio autotitolato, decisamente lontano dal potersi definire stupefacente, la power metal band lombarda Chronosfear rimescola il mazzo e ci riprova, non solo lasciando intendere di aver fatto le cose per bene, ma con tutta la volontà di mettere in chiaro le proprie potenzialità, rimaste fino ad ora espresse solo in parte.
I dettagli che saltano immediatamente all’attenzione sono fondamentalmente due: innanzitutto il nuovo ingresso alla chitarra Frank Campese, il cui contributo risulterà a dir poco fondamentale per tutta a durata della tracklist, e quell’eloquente ‘parte uno’ ben visibile all’intento del titolo, probabile segnale del fatto che la band con questo “The Astral Gates Pt.1: A Secret Revealed” abbia intenzione di dare il via a una vera e propria saga discografica.
Le premesse create dal prologo presagiscono un ascolto dalle forti connotazioni emotive ed evocative, come del resto vuole la tradizione del genere d’appartenenza, tuttavia l’inizio con “Faithless Times” lascia spiazzati con la propria aggressività apparente, compresa di sfuriate ritmiche e inserti in harsh vocals, che spianano letteralmente la strada all’applicazione di un comparto melodico solidissimo; esso risulta poi perfettamente sorretto da un vocalist talentoso come Filippo Tezza, la cui interpretazione dei ritornelli sarà uno dei fiori all’occhiello della produzione. L’amore dei musicisti coinvolti per formazioni del calibro di Stratovarius e Angra emerge ulteriormente nella successiva “For A New Tomorrow”, mentre la titletrack ci spiazza con un estro a metà tra l’allegro e l’oscuro, reso tale anche grazie al suggestivo comparto orchestrale e ad una struttura portante che non si siede mai per troppo tempo su un andamento unico. Tant’è che lo stesso singolo “Under This Bleeding Skies” riesce a chiudere con maestria la prima fase dell’ascolto, il cui passaggio verso la seconda si avvale dell’ausilio dell’intermezzo d’atmosfera “Paralyzed – Interclude I”, che prontamente scoppia in un tripudio di tastiera e doppia cassa nella seguente “Beyond”. Prima del secondo interludio, ci fermiamo un attimo a tendere un orecchio verso la produzione, che non delude: il comparto sonoro dell’intera opera appare possente e opulento come dovrebbe, onde evitare di darci quella stramaledetta sensazione di avere per le mani un prodotto fiacco, come spesso accade ultimamente. A questo punto ci pensa “Fragments” a mantenere vivo l’interesse, facendo anche sfoggio della presenza dell’ospite Alessia Scolletti, direttamente dai Temperance, che nel ritornello ci delizia con la sua ugola dolce e squillante, ottimamente accoppiata a quella del sopracitato Filippo Tezza; ma le chicche non finiscono qui, come confermato dall’interessante deriva timbrica della tastiera in “Eyes Of The Wolf”, la quale per un momento si tinge di un colore squisitamente anni ’70 che ci riporta alla mente i grandi fasti di una figura come il mitico Jon Lord.
La breve suite “The Fortress Tower” svolge esattamente quello che si addice ad un brano power metal di quasi sette minuti, ossia fungere da summa per i vari stilemi collocati all’interno dell’album, prima di lasciare alla ballad “The World I Left Behind” il compito di portare a termine con fare sospensivo il primo capitolo di una nuova epopea power metal tutta italiana; con premesse che oseremmo definire ottime, visto quanto ci ha emozionato questa prima parte, siamo convinti senza dubbio alcuno che Miky e soci a questo giro abbiano davvero fatto centro, confezionando cinquanta minuti abbondanti di power metal maturo e ben proposto.