CHUCK SCHULDINER – Zero Tolerance

Pubblicato il 25/05/2004 da
voto
6.5
  • Band: CHUCK SCHULDINER
  • Durata: 00:53:21
  • Disponibile dal: 22/03/2004
  • Etichetta:
  • Karmageddon Media
  • Distributore: Audioglobe

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Ed eccoci qua, infine. Di fronte a “Zero Tolerance”. Di fronte all’ingombrante fantasma di Chuck Schuldiner. Troppe, troppe parole sono già state pronunciate in merito a questo disco. Parole aventi, nessuna esclusa (e queste comprese), lettere così minuscole e di cattivo gusto, che il vomito non stonerebbe affatto, quale doverosa e repulsiva reazione al loro ascolto o alla loro lettura. Le parti in causa, in questa deprimente vicenda, hanno già dato quanto di meglio potevano offrire, in termini di mancanza di comprensione – tanto per citare una canzone dei Death – e perdita di dignità: da una parte una label, la Karmageddon Media, la quale, pur avendo tutto il diritto e i poteri per comportarsi in un certo modo, avrebbe potuto benissimo evitare di rendere pubblica una release del genere, a condizioni economico-commerciali a dir poco dubbie; dall’altra parte, la famigerata famiglia Schuldiner (capeggiata da mamma Jane, la “pasionaria del Metal”), tanto prodiga nel ribadire la propria volontà di curare al meglio gli interessi del compianto Evil Chuck, quanto incoerente, chiusa e “con la puzza sotto il naso” nel farlo. Queste sono solo alcune delle considerazioni che si potrebbero fare attorno all’uscita di questo disco, uno dei più discussi dell’anno…considerazioni che però lasciano sempre il tempo che trovano e che ognuno può modellare poi a proprio piacimento. La volontà del sottoscritto è principalmente quella di non infangare ulteriormente la memoria di un grande personaggio, un musicista metal che ha saputo scrivere pagine storiche ed indimenticabili del nostro passatempo preferito, attraverso testi profondi e tremendamente affascinanti e canzoni (quasi sempre) impeccabili; per cui, chi scrive si limiterà solo a mettere sui piatti della bilancia alcuni fatti: esiste un contratto, in possesso della Karmageddon Media, per la pubblicazione di “When Machine And Man Collide”, il fantomatico (e all’epoca quasi terminato) nuovo album dei Control Denied, le cui registrazioni furono interrotte a causa dell’improvviso ri-acutizzarsi della malattia che poi portò Chuck alla morte; il volere di entrambe le fazioni sembra essere, ancora oggi, quello di portare a termine il disco a tutti i costi, registrando le parti mancanti; qui, però, le posizioni divergono bruscamente e, se da una parte la label, pur con propositi principalmente commerciali (ma anche qui ci sarebbe da discutere), si prodiga per realizzare il progetto, dall’altra l’entourage familiare sembra non avere interesse a fornire il proprio aiuto all’etichetta, ritardando i lavori e interrompendo ogni contatto; da qui, la scelta della Karmageddon di produrre ed immettere sul mercato “Zero Tolerance”, con modalità – e qui casca un po’ l’asino – per lo meno discutibili. Già, in quanto le dieci tracce contenute in questo compact-disc hanno un interesse relativo, elitario e leggermente avvilente: le prime quattro canzoni sono registrazioni chitarra/batteria di nuovi brani, ancora senza titolo, e previsti per il succitato album dei Control Denied; i pezzi restanti compongono i due demo antecedenti a “Scream Bloody Gore”, il primo full-length dei Death, ovvero “Infernal Death” e “Mutilation”. La qualità sonora delle sei song tratte dai demo-tape originali è ovviamente deplorevole e, inoltre, la maggior parte di esse andò poi inclusa proprio nel debutto del combo americano; detto questo, per chi non possedesse tali reperti storici, la mossa potrebbe acquistare senso, in quanto “Baptized In Blood” e “Mutilation” (la canzone) sono già degli episodi interessanti. Gli estratti strumentali, di qualità decente, sono ben più apprezzabili e, nella loro notevole lunghezza, mostrano Schuldiner e Richard Christy (batteria) alle prese con sessioni articolate e complesse, in pieno flavour Control Denied/ultimissimi Death; e questa parte di “Zero Tolerance”, in qualche modo, si può definire meritoria d’acquisto, in quanto più vicina a ciò che può essere definito “tributo alla memoria”. Bene, esposti i fatti e la musica che vanno a comporre la spinosa questione, non ci permettiamo di esprimere giudizi, né di biasimare alcuno, e lasciamo ad ognuno la possibilità di farsi una propria idea in merito. Certo è che, grazie a questa odiosa polemica, il Silenzio che Chuck avrebbe voluto veder cadere su di lui, al momento della sua Morte, non è stato per niente rispettato. Da nessuno.

NB: il voto è riferito solo all’aspetto musicale del disco. 

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TRACKLIST

  1. Track 1
  2. Track 2
  3. Track 3
  4. Track 4
  5. Infernal Death
  6. Baptized In Blood
  7. Archangel
  8. Land Of No Return
  9. Zombie Ritual
  10. Mutilation
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