6.0
- Band: CHURCH OF VOID
- Durata: 00:39:36
- Disponibile dal: 15/09/2017
- Etichetta:
- Argonauta Records
- Distributore: Goodfellas
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Se qualcosa possiamo dire di questi Church Of Void è che di sicuro ci credono molto. La band finalndese, nata nel 2010 e che vede tra le sue fila elementi di Horna e Battlelore, mette nella sua musica decadi di doom tradizionale tinto di classico heavy, hard rock e una spruzzata di horror rock che tanto ricorda i nostri Death SS. I riferimenti principali sono i Black Sabbath, naturalmente, ma non mancano diversi richiami a Candlemass, Saint Vitus e Pentagram. L’album dalla sua ha un buon bagaglio tecnico e una certa capacità di scrivere pezzi orecchiabili e che si fanno ascoltare con gusto, ma allo stesso tempo il lavoro sembra trasudare una qual certa dozzinalità che difficilmente contribuirà a rendere questo “Church Of Void” un disco che vedremo su molti scaffali da qui in avanti. Va dato atto ai finnici di essere sul pezzo quanto basta, e che i brani in sé non avrebbero nulla che non va (tralasciando il senso di già sentito che è piuttosto alto in quasi tutti i passaggi – vuoi che siano i Sabbath su “Moonstone” o i Candlemass su “Lovecraft”, comunque tra le migliori del lotto), ma di per sé ci rendiamo conto abbastanza velocemente che il lavoro è più adatto a curare la nostalgia che non a dirci qualcosa che non sapevamo. Che questa, del resto, non fosse la missione di Georgious Funeral, Magus Corvus (sic!) e compagni, non ci è dato sapere, ma questo ovviamente va bene anche così. Quello che non fa volare alto “Church Of Void”, oltre a quanto detto sopra, è che in alcuni punti sembra proprio perdersi in qualche ingenuità inattesa, dando l’impressione più di un demo che un full-length vero e proprio (le lungaggini di “Beast Within” ad esempio fanno sembrare il pezzo una jam da sala prove). Non malissimo ma ascolto da fare se proprio in astinenza di sonorità ‘oscure’ classiche.
