• Band: CICADA THE BURROWER
• Durata: 00:30:57
• Disponibile dal: 07/04/2023
• Etichetta:
• Blue Bedroom Records

Dietro il cambiamento delle cose si nasconde spesso una sorta di poesia, un elemento astratto che ne valorizza il significato. La trasformazione è il nucleo pulsante attorno al quale ruotano gli elettroni sonori del nuovo album di Cameron Davis, alias Cicada The Burrower. A due anni di distanza dal sublime “Corpseflower”, l’artista americana pubblica il suo quinto full-length intitolato “Blight Witch Regalia”. Un lavoro ambizioso e molto intenso, all’interno del quale si incontrano diversi generi musicali che scandiscono minuziosamente uno stato d’animo altalenante. Qui risiede una condizione spirituale alquanto fragile, dettata proprio dal cambiamento: la musicista, infatti, sta seguendo una terapia ormonale di transizione, una vicenda intima che come un groviglio si scioglie grazie alle setole sottili della musica. Musica che prende svariate vie lungo il cammino di “Blight Witch Regalia”, un album prevalentemente elettronico nel quale confluiscono sonorità jazz, R&B, pop ed una sorta di dolce sinistro metal. Ma non fatevi ingannare da queste forzate catalogazioni musicali: questo disco introspettivo è capace di prenderti per mano e accompagnarti in un universo sensoriale davvero sorprendente.
Per lo più strumentale, il lavoro di Cicada The Burrower è un’esplosione di colori e forme astratte in continuo movimento, guidate dalla ritmica ipnotica dei sintetizzatori. La psichedelia della title-track e della successiva “Herald Of Lions” apre uno spazio sognante alla delicata “Fairy Lights”, che accende le luci su un mondo fatato in cui si intrecciano dolci ritmiche e delicati scampanellii. Sono le ruvide chitarre di “Make Still This Beating Heart” a destabilizzare un equilibrio precario sgranando l’immagine di un bellissimo sogno che come un acquerello si spande sulla carta assorbente lasciando interessanti sfumature. Un chiaroscuro che prosegue anche nella seguente “Aries, You Ripped The Child Out Of Me”: brano camaleontico dove ispidi sussurri si legano a riff arroganti per poi annegare nella quiete di un mare prevalentemente synth.
Per rendere meglio l’idea del sound racchiuso all’interno di questo album, basterebbe catapultarsi nella città futurista di “Perdition City” plasmata dagli Ulver, guardarsi intorno e cogliere le sonorità di Old Nick e dei Liturgy ed ecco apparire, per magia, le porte della dimora di Cameron Davis. In un marasma di emozioni dove le lacrime evaporano al sole e la gioia riempie bottiglie vuote, è il sorriso di una luna crescente (“Crescent Moon Smile”) ad accompagnarci dolcemente al suono della sveglia mattutina. Già, perché quello racchiuso all’interno di “Blight Witch Regalia” è un sogno sonoro che ricama le ferite ed intorpidisce gli incubi. Cicada The Burrower scrive una sorta di testamento volubile delle proprie fragilità che nel corso del tempo fortificheranno l‘anima dell’artista e di coloro che attraverseranno questo splendido universo musicale.