CIRCUS MAXIMUS – Nine

Pubblicato il 24/06/2012 da
voto
7.0
  • Band: CIRCUS MAXIMUS
  • Durata: 00:57:30
  • Disponibile dal: 01/06/2012
  • Etichetta:
  • Frontiers

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Ritornano i Circus Maximus dopo qualche anno di silenzio… era infatti il 2007 l’anno in cui uscì il predecessore “Isolate”. A quei tempi avevamo lasciato una formazione dedita allo strenuo inseguimento delle orme dei Dream Theater, autrice dunque di un progressive metal molto tecnico, a volte ammantato di fosche tinte cupe e darkeggianti. Nel corso di cinque anni molte cose risultano essere cambiate, in quanto il quintetto di Oslo si presenta a noi con un prodotto che abbandona l’eccessivo tecnicismo e l’approccio oscuro, spostando sensibilmente l’ago delle influenze  verso un metal più melodico e arioso, che però non perde mai di vista le proprie radici progressive e una certa tendenza a composizioni dal minutaggio elevato ed infarcite di lunghe parte strumentali ad alto tasso di difficoltà. Insomma, un cambiamento nell’insegna della continuità, potremmo dire, rendendo atto alla band norvegese di una sensibile maturazione, avvenuta però all’interno di confini che mantengono comunque integra l’identità che la band si è creata nei suoi quasi dieci anni di attività. Oltre allo slittamento operato dal suono in generale verso sonorità dicevamo più melodiche, segnaliamo anche un parallelo miglioramento della qualità di registrazione e produzione, mai così spesse ed eleganti come su questo album. In virtù di quanto detto finora, possiamo accorgerci come anche i punti di riferimento della band in termini di influenze siano leggermente cambiati, allontanando il soffocante fantasma dei Dream Theater dal pentagramma dei Circus Maximus, portandoli invece a somigliare maggiormente a quella piccola perla di progressive melodico chiamata Conception, che molti di voi ricorderanno come una delle prime band dell’ex Kamelot Roy Khan. Simili nella scelta dei suoni, nello sviluppo melodico e soprattutto nell’approccio più orientato ad una forma-canzone più compatta e definita, i Circus Maximus riportano alla mente proprio gli ultimi album della band di Khan, in particolar modo “Parallel Minds” e “Flow”, come testimoniato dalla esotica “Namaste”, sicuramente tra i pezzi più interessanti e peculiari dell’intero prodotto. Il risultato generale è comunque davvero buono, con le canzoni più brevi e riportanti ‘la nuova faccia’ dei Circus Maximus a fare la parte del leone nel tenere viva l’attenzione sul disco, mentre alle tre suite più lunghe spetta invece il compito di rappresentare il ponte con gli standard del progressive e con i dischi precedenti. Costruito principalmente attorno alla bella voce del vocalist Michael Eriksen (a tratti simile a quella di Khan, a tratti a quella di Tiranti dei Labyrinth) ed ai suoni della robusta chitarra di Mats Haugen, “Nine” si rivela un buon lavoro, che consigliamo a tutti fan del progressive e del power più ‘colto’, quello nello stile Secret Sphere o dei Labyrinth. Un buon ritorno, del quale applaudiamo la voglia di cambiare le proprie coordinate per esplorare territori parzialmente nuovi.

TRACKLIST

  1. Forging
  2. Architect of Fortune
  3. Namaste
  4. Game of Life
  5. Reach Within
  6. I Am
  7. Used
  8. The One
  9. Burn After Reading
  10. Last Goodbye
3 commenti
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