voto
5.0
5.0
- Band: CLONECIRCLE
- Durata: 00:51:54
- Disponibile dal: 14/06/2010
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I Clonecircle seguono la scia tracciata dai vari Rammstein, Marylin Manson, NIN e The Kovenant, nel tentativo di trovare la giusta combinazione tra heavy metal e musica elettronica. Il quartetto danese, al secondo disco in carriera, ci offre una serie di canzoni caratterizzate da atmosfere oscure e cibernetiche, puntando soprattutto su mid tempo compatti, ritmiche thrashy, vocals roche e le immancabili tastiere divise tra soluzioni atmosferiche di stampo gothic e partiture ben più tamarre di derivazione electro. “Behind The Wire”, pur ispirandosi senza molta personalità alle sonorità delle band sopra citate, riesce ad essere godibile nella primissima parte con pezzi orecchiabili e ben congegnati come la titletrack, “Your Own Worst Enemy” e “Follow Me”, ma risulta presto scontato allorché pezzi quali “Obey” e “Save Me”, ad esempio, non convincono, penalizzate da strutture opache e ripetitive o da linee vocali meno ispirate. Brutte notizie anche quando la band scandinava prova a cambiar registro come dimostrano la stucchevole ballata “Thunder And The Rain”, con tanto di guest vocals femminili per rendere il tutto più scontato, e le incursioni alternative presenti in “Sweet Impossibility”. Nel finale c’è spazio anche per la ballata algida “Infinity”, che certifica con l’imbarazzante prestazione vocale del singer Mertin Hellgren (meglio che si concentri solo sul basso) l’inadeguatezza di una band troppo mediocre per meritare la sufficienza.